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Turismo nel piacentino, nel 2018 20mila arrivi e 53mila presenze in più

Ampiamente positivo il bilancio del 2018 nel nostro territorio, presentato nella sede della Provincia: traina il turismo nazionale, in crescita anche quello relativo agli stranieri

L'incontro

L'anno 2018 consegna al turismo piacentino un bilancio ampiamente positivo, sia per gli arrivi che per le presenze, incorporando l’accelerazione dei flussi già sperimentata nella prima metà dell’anno e in particolare il buon risultato riferito ai turisti stranieri. Nel pomeriggio di martedì 28 maggio sono stati illustrati i dati dal presidente della Provincia, Patrizia Barbieri, dal consigliere provinciale con delega al Turismo, Maria Rosa Zilli, insieme al direttore generale Vittorio Silva e al dottor Antonio Colnaghi.

«Piacenza ha un territorio molto particolare, con delle grandi ricchezze» ha commentato il presidente Barbieri. «Si è investito in mostre ed eventi, che hanno richiamato l’attenzione dei turisti. Rispetto alla Romagna, abbiamo la particolarità di offrire il turismo di nicchia: questo 10% in più di persone italiane e straniere rappresentano il gradimento di una proposta che si va sempre di più perfezionando. La sfida è quella di consentire a chi arriva sul nostro territorio di vivere un’esperienza unica tra storia, cultura e il nostro asso nella manica, ovvero la risorsa enogastronomica. Piacenza non è solo da visitare ma anche da assaggiare».

«Sono particolarmente soddisfatta e onorata di poter commentare questi dati, sia per l'incremento registrato, sia per le dinamiche registrate», ha aggiunto il consigliere Zilli. «Crediamo molto in "Destinazione Turistica Emilia", un organismo voluto dalla regione - con una forte partecipazione e adesione locale - in cui crediamo molto. Le reti turistiche oltrepassano l'abitudine provinciale, per un turismo che cambia e che va intercettato e seguito. Bisognerà realizzare dei pacchetti di offerta che siano competitivi e che possano soddisfare le esigenze di tutti gli utenti».

Nel 2018 - sulla base dei dati rilevati dalla Regione - nel complesso degli esercizi ricettivi le presenze sono state infatti 538.838, in aumento rispetto al 2017 di ben il 10,9% (la variazione 2017-16 era stata invece solo di +1,6%) e gli arrivi si sono attestati a 269.902, in crescita sull’anno precedente dell’8%% (+3,6% quella 2017-16). Essendo stata l’evoluzione delle presenze superiore a quella degli arrivi, di conseguenza aumenta leggermente la permanenza media dei turisti, che sale da 1,94 a 2,00 giornate (+2,7%).

Arrivi e presenze turistiche in provincia di Piacenza, 2018 e var. % su 2017

Fonte: elaborazioni Ufficio Statistica Provincia di Piacenza su dati Regione Emilia-Romagna

In particolare, negli esercizi alberghieri sono stati rilevati 215.422 arrivi e 349.395 presenze, i primi in crescita sul 2017 del 7,1%, le seconde dello 10%, con la permanenza media in aumento da 1,58 a 1,62 giornate. Negli esercizi “extra-alberghieri” si sono invece registrati 54.480 arrivi, in aumento rispetto all'anno precedente del 11,7%, e 189.443 presenze, in crescita del 12,6%, con la permanenza media in aumento dello 0,8%.

Dal punto di vista invece della provenienza, i turisti italiani crescono del 6,8% a livello di arrivi e dell’11,2% a livello di presenze; i turisti stranieri in modo ancor più deciso, +11% nel primo caso, +10% nel secondo (invertendo quindi il trend dell’anno precedente, quando gli arrivi erano calati dell’8,6% e le presenze del 13,1%). La permanenza media, che rimane sostanzialmente stabile per gli stranieri, aumenta del 4,1% con riguardo ai turisti di nazionalità italiana.

IL CONFRONTO CON LE ALTRE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA E LA DESTINAZIONE TURISTICA EMILIA (DTE).

Volendo inquadrare i risultati del turismo piacentino nel contesto regionale, l’analisi dei dati conferma l’ottimo risultato raggiunto dal nostro territorio nel 2018. Siamo infatti la provincia che cresce di più (insieme a Bologna e Parma) in termini di Arrivi (+ 8% contro il +3,7% medio dell’Emilia-R.), ma soprattutto siamo la provincia che cresce più di tutte in termini di Pernottamenti (+10,9% contro il +1,4% regionale), sia con riferimento ai turisti italiani, che con riferimento ai turisti stranieri.

Fonte: elaborazioni Ufficio Statistica Provincia di Piacenza su dati Regione Emilia-Romagna

Da questo punto di vista siamo anche quelli che registrano la miglior performance all’interno della Destinazione turistica Emilia (DTE), l’ambito ottimale costituito dalle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.

Fonte: elaborazioni Ufficio Statistica Provincia di Piacenza su dati Regione Emilia-Romagna

 

ALCUNI APPROFONDIMENTI: LE DINAMICHE PER MESE E PER AMBITO TERRITORIALE.

Il grafico relativo all’andamento mensile delle presenze mostra come il picco si sia verificato anche nel 2018 durante la l’estate nei mesi di Luglio e Agosto (53-56mila pernottamenti), ma valori significativi si riscontrano pure a Maggio/Giugno e Settembre/Ottobre (circa 49-50mila).

Fonte: elaborazioni Ufficio Statistica Provincia di Piacenza su dati Regione Emilia-Romagna

Le variazioni mensili 2018/17 evidenziano un’accelerazione dei ritmi di crescita delle presenze che ha riguardato un po' tutto l’anno, ma soprattutto il “fuori stagione”, sia nella prima (gennaio-marzo) che nella seconda metà (novembre-dicembre) del periodo. Risultati soddisfacenti si sono registrati comunque anche a maggio (+15,7%, contro il -1,8% di un anno prima) e a luglio (mese “pesante”, +5,8%, 3,6 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno); un po' meno intonati sono stati invece giugno e agosto, mesi sempre molto importanti dal punto di vista dei flussi turistici, con dinamiche meno consistenti rispetto a quelle sperimentate nel 2017.

In particolare, ad agosto è mancato l’apporto significativo dei turisti nelle strutture extra-alberghiere (che sono equiparabili in questo mese a quelle dei turisti presenti negli alberghi), con un -0,3% a livello di pernottamenti, nonché l’apporto dei turisti italiani, che calano nelle presenze del 2,4%.

Il buon risultato di maggio è dovuto invece all’aumento delle presenze degli stranieri (+19,6%), e dei pernottamenti nelle strutture non alberghiere (+26,1%).

                        

 

A livello territoriale invece, i movimenti turistici si sono concentrati nel 2018 per il 56-58% nel capoluogo Piacenza (quasi 157mila arrivi e 303mila presenze), mentre l’Appennino (compreso Bobbio) ha assorbito una quota attorno al 5-7% (circa 14mila arrivi e 38mila presenze); ai rimanenti comuni di pianura e bassa collina si riferisce il restante 37% (quasi 100 mila arrivi e 200mila presenze) dei flussi registrati.

                             

                        

La permanenza del turista, che nel 2018 è stata in media di 2 pernottamenti, risulta più elevata nell’Appennino (3,03 pernottamenti) e a Bobbio (2,34 pernottamenti), essendo principalmente legata a motivazioni di svago e vacanza (specie estiva), mentre nella città di Piacenza (1,93), e negli altri comuni di pianura della provincia (1,95) – dove è più forte la componente del turismo per motivi di lavoro e di affari – la permanenza media si abbassa. Fa eccezione in questo caso Fiorenzuola, che evidenzia un valore molto elevato (2,30) rispetto alla media dei centri di pianura.

Al capoluogo della Val d’Arda si riferisce del resto il miglior risultato in termini di dinamica 2018/17 degli arrivi (+17,7%) e (soprattutto) delle presenze (+36,3%), superiore a quello che registra Piacenza città e il centro di Bobbio, mentre continuano a risultare in contrazione le presenze nei restanti comuni dell’Appennino (-14,2% nel 2018, dopo il -15,5% del 2017).

IL TREND DI MEDIO-LUNGO PERIODO.

Concludiamo osservando che, se si leggono i dati in un’ottica di medio-lungo periodo, rispetto al 2011 (quando gli arrivi erano circa 275mila e le presenze 600mila) il turismo piacentino mette a segno nel 2018 - grazie alla congiuntura positiva - un consistente recupero degli indici, azzerando quasi del tutto il differenziale in termini di arrivi e avvicinandosi molto ai livelli iniziali per quanto riguarda i pernottamenti.


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