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La casa di riposo di Calendasco riapre dopo il Covid ricordando i nomi di tutte le vittime

Il sindaco Zangrandi: «Restituito un servizio prezioso non solo per Calendasco, ma per l’intero territorio piacentino»

Il taglio del nastro

Con le sue 92 primavere alle spalle, Enrica ha tagliato il nastro della casa di riposo di Calendasco Un’inaugurazione che arriva in una giornata particolarmente simbolica, dedicata su scala nazionale al ricordo delle vittime del Covid.

«Per questo – spiega il sindaco Filippo Zangrandi - abbiamo letto uno per uno i nomi di tutte le cittadine e i cittadini residenti a Calendasco che hanno perso la vita a causa del virus, salutandoli con un applauso carico di calore umano. La Casa di riposo di Calendasco è stata la struttura per anziani che, nel piacentino, ha pagato il prezzo più alto per la pandemia, al punto di sospendere l’attività dal luglio 2020 a causa dell’alto numero di decessi». 

«Da allora – dice Zangrandi - abbiamo intessuto un dialogo sincero e costante con la direzione, in stretto coordinamento con la Prefettura, l’Azienda Usl, il comune di Rottofreno, i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali. Un lavoro che ha pagato, grazie alla scelta dell’azienda di far ripartire l’attività. Dopo i due anni che ci lasciamo alle spalle, oggi si è voltata pagina in una giornata di memoria – in ricordo delle vittime – e di speranza, consapevoli che viene restituito un servizio prezioso non solo per Calendasco, ma per l’intero territorio piacentino».


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