Così tornerà a splendere l’ex chiesa di San Lorenzo
Iniziano i lavori in quello che sarà un auditorium di 500 posti, ma anche spazio per arte, musica, sfilate. L’edificio ha attraversato la storia e conserva ancora alcuni tesori, tra cui un affresco Trecentesco con tre santi: San Lorenzo, Sant’Agostino e Santa Caterina
Insomma, torna a vivere quella che era una chiesa, in stile gotico, costruita nel 1333 e chiusa nel 1808 dopo la soppressione degli ordini religiosi da parte di Napoleone. E passeggiando tra le navate e alzando gli occhi viene alla mente la cattedrale di Notre Dame - riportata drammaticamente alla fama mondiale dall’incendio che l’ha semidistrutta - con le tipiche volte a croce. E’ previsto un investimento di poco meno di 400mila euro e i lavori potrebbero terminare entro un anno. «Chiederemo anche - ha detto Loranzi - anche un finanziamento per il restauro conservativo».
Il prestigioso edificio faceva parte di un convento dei Padri eremitani di Sant’Agostino a cui era stato donato nel 1165, anche se arrivarono
Nel ‘600 avvengono alcune modifiche, che nascondo gli affreschi originari. Lo stile diventa barocco e si fa grande uso di stucchi, perfettamente conservati. Sulle volte
Nel 1955 una scoperta che porterà alla luce altri tesori della chiesa. Riemergono dagli abissi del tempo gli affreschi con le “Storie di Santa Caterina”. Gli affreschi sono datati tra fine del XIV e gli inizi del XV secolo. «Artefice del restauro, reso ancor più difficoltoso dall’acqua che colava dal tetto e andava a bagnare l’intonaco, è stata Augusta Ghidiglia Quintavalle che ha provveduto a staccare gli affreschi e a farli portare nei Musei Civici di Palazzo Farnese dove sono attualmente esposti» si legge sulla pagine di associazionepiacenzamusei.it Tre gli obiettivi di Loranzi: rendere di nuovo fruibile questo pezzo di storia della città, mettendolo in sicurezza e realizzando le entrate; restaurare quello che c’è, o che si potrebbe trovare, grazie a un finanziamento; realizzare l’auditorium di 400 o 500 posti.