L’Amministrazione di Bettola: «Per i vaccini pronta la sala polivalente»
Il sindaco Negri e il consigliere Ottilia hanno proposto all’Ausl la ristrutturata sala polivalente comunale per l’eventuale somministrazione dei vaccini per i residenti dell’Alta Valnure
«Grazie al lavoro di collaborazione tra Ausl e Amministrazione di Bettola, in questo periodo, si sta consolidando la prospettiva di avere un polo vaccinale a Bettola». Fabio Ottilia, consigliere della Lega di Bettola, commenta così l’ipotesi – annunciata dal
Il sindaco Paolo Negri e il consigliere di maggioranza Ottilia hanno così portato immediatamente le istanze dei cittadini, non solo di Bettola ma di tutta l’Alta Valnure, nelle rispettive sedi di competenza, nello specifico in Conferenza Socio Sanitaria e nel Comitato di Distretto del Levante. Ottilia in particolare vuole sottolineare la grande collaborazione dell’attuale direttrice di Distretto del Levante Costanza Ceda e dell’immancabile supporto del’ex direttrice Rossana Ferrante.
Il sindaco Negri, che a sua volta evidenzia la disponibilità dell’Ausl con a capo il dg Baldino, e il consigliere Ottilia hanno portato, come proposta, l’utilizzo della sala polivalente, di recente ristrutturata grazie all’attuale Amministrazione. «Ciò permetterà – spiegano i due - di avere una struttura a disposizione a norma che garantirà la
«Può essere un primo passo – aggiunge Ottilia - verso la nuova medicina di prossimità dove, in futuro, si consolideranno sempre più le cure intermedie. L’introduzione dell’infermiere di comunità sarà un passo importante sia per la professione infermieristica, sia come garanzia per il cittadino, Il Comune di Bettola è già pronto ad accogliere il professionista all’interno dei locali comunali».
«È importante focalizzarsi – interviene anche la deputata valnurese della Lega Elena Murelli - su una strategia medica territoriale e non centralizzata, specialmente nel nostro territorio dove le valli sono distanti da Piacenza. In questo modo si riportano i servizi verso il cittadino specialmente considerando la popolazione anziana in montagna e si utilizzano le case della salute o polivalenti presenti sul nostro territorio».