Attualità

«La famiglia è un valore che viene prima della politica»

Anche l'assessore piacentino Stefano Cavalli all'incontro milanese organizzato dal dal Family Day

La platea dell'incontro milanese

«Non siete soli, avete un popolo dietro, un sentire comune che non è annichilito dal pensiero unico. Promuovere la famiglia, la vita e la libertà educativa sono valori prepolitici, che vengono prima della Regione e del Comune, perché la famiglia è fondamentale per il benessere materiale e spirituale della persona e se lo Stato non rispetta questi valori viene scosso nelle sue fondamenta. La politica richiede tenacia e coraggio, difendere questi principi non vi procurerà applausi ma farete la cosa giusta e sarete ripagati nelle urne da milioni di famiglie che sono il vero motore propulsore di questo Paese». Così Massimo Gandolfini si è rivolto a oltre 200 amministratori locali, appartenenti a diversi partiti politici, che hanno partecipato alla prima riunione inter-istituzionale per la Vita e la Famiglia, che si è tenuta a Milano presso Palazzo Pirelli della Regione Lombardia.
Presente anche l’assessore alla Famiglia di Piacenza, Stefano Cavalli.
«L’evento organizzato dal Family Day - si legge in una nota del comitato "Difendiamo in nostri figli" di Piacenza - è stato di fatto la prima riunione programmatica di un inter-gruppo istituzionale animato da sindaci, governatori e consiglieri regionali, provinciali e comunali che intendono promuovere i principi del diritto naturale, su cui fondare una società più umana, attenta ai bisogni dei più deboli (anziani, donne, bambini e disabili) minacciati dalle logiche utilitaristiche della società dello scarto».

«Noi non vogliamo costruire muri, ma abbattere ponti minati - ha detto Gandolfini - sono i ponti del relativismo, del pensiero unico, della lobby economicista e nichilista. Vogliamo far saltare i falsi miti dell’ “omogenitorialità”, dell’identità di genere, dell’educazione gender, del diritto al suicidio e a distruggersi tramite l’assunzione di droghe. Noi vogliamo costruire ponti fondamentali della società civile: vita, famiglia, filiazione, genitorialità, identità e libertà educativa».
«Non sottovalutiamo l’economia: le politiche economiche per la famiglia sono fondamentali, ma queste derivano solo da una corretta visione dell’uomo e della società. Vogliamo che venga ribadito il valore della dignità della donna e della maternità. Per questo motivo vi abbiamo consegnato una cartella con delle pro- poste concrete da presentare nei vostri ambiti istituzionali. Mozioni sul sostegno per le maternità difficili, su forme di collaborazione tra scuola e famiglia tramite il consenso informato, sul divieto di trascrizione di atti anagrafici di bambini ottenuti all’estero tramite utero in affitto o eterologa, e su molti altri temi», ha concluso Gandolfini.


Si parla di