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Organico docenti Gropparello e Caorso, «Decisione unilaterale del Ministero, bisogna chiedere ai referenti politici adatti»

La posizione della Gilda degli insegnanti di Piacenza e Parma: «Occorrerebbe una proficua concertazione tra forze politiche e sindacali per dettare una linea chiara ed univoca a chi ha mere responsabilità tecniche»

(repertorio)

«La Gilda degli insegnanti di Piacenza e Parma, condividendo la richiesta di un aumento degli organici dei docenti per le scuole primarie di Gropparello e Caorso, suggerisce alle comunità locali di tenere presente che il numero di addetti da assegnare a ciascun territorio è deciso unilateralmente dal Ministero dell’Istruzione e non da altri: si tratta di una scelta puramente politica, che dovrebbe essere ben nota agli amministratori locali che in queste ore hanno preso posizione con iniziative di vario tipo». È il testo della nota stampa con cui il sindacato interviene sulla questione organico delle scuole nei due comuni della provincia di Piacenza.

«Per cambiare questa volontà politica occorrerebbe che i segretari provinciali dei partiti di maggioranza governativa e i parlamentari che hanno eletti nel piacentino, sostenitori dell’attuale governo, si adoperassero al meglio per portare risultati concreti ai loro elettori. I referenti politici di maggioranza dovrebbero concorrere alle decisioni che riguardano il territorio non esserne spettatori». La Gilda degli insegnanti sottolinea «che la scelta del tempo scuola deve avere delle esigenze didattiche, spesso il tempo pieno viene impropriamente invocato per tamponare la mancanza di servizi di intrattenimento destinati ai bambini figli di genitori che lavorano (questo spetterebbe agli enti locali), sappiano le persone che si tratta di orario di lezione curriculare e non di ludico passatempo». Il coordinatore Salvatore Pizzo fa presente che «per le scelte di politica scolastica relative al territorio occorrerebbe una proficua concertazione tra forze politiche e sindacali, in modo da dettare una linea chiara ed univoca a chi ha mere responsabilità tecniche».


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