Attualità

Cambio di gestione al Maruffi, salvi tutti i posti di lavoro

I sindacati: «Anche il reddito dei lavoratori non subirà alcuna riduzione, come invece spesso accade in occasione di cambi di gestione così complessi come questi»

La sede del Maruffi in via Lanza

Dopo due mesi di trattative è stato firmato il 30 dicembre l'accordo sindacale tra Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl e la Cooperativa sociale Proges per il passaggio del personale dall'ente e dalla cooperativa appaltatrice uscente a Proges, che dal primo gennaio 2022 sarà appunto il nuovo gestore del Maruffi, la storica struttura piacentina che eroga servizi essenziali in favore degli anziani nelle due sedi di via Roma e di via Lanza. 
Grazie all'intensa e delicata attività sindacale, tutti i lavoratori in forza alla Fondazione Maruffi saranno assunti da Proges a parità di condizioni salariali. 

I sindacati di categoria fanno sapere in una nota «che non solo non si perderà nemmeno un posto di lavoro, ma anche il reddito dei lavoratori non subirà alcuna riduzione, come invece spesso accade in occasione di cambi di gestione così complessi come questi. Le competenze professionali e la costante collaborazione instaurate tra Fondazione Maruffi, PRO.GES, sindacati confederali RSA e lavoratori della struttura, sono state fondamentali per il conseguimento di questo importante risultato che dimostra che le operazioni di salvataggio e risanamento aziendali, se esiste la volontà politica, possono essere fatte senza scaricarsi sulla pelle dei lavoratori».

«Da tenere presente infatti che nulla del risultato ottenuto era scontato; la grave situazione di bilancio in cui gravava appunto il Maruffi aveva aperto a possibili scenari “predatori” da parte di aziende che in precedenza si erano proposte di subentrare nella gestione della struttura, ponendo condizioni che avrebbero generato gravi ricadute soprattutto sul piano della tenuta occupazionale, oltre che dei salari tuttavia,  grazie ad un’azione unitaria e determinata da parte delle OO.SS ed RSA si sono scongiurate dette eventualità, arrivando al conseguimento dell’obiettivo finale di tutelare tutti, nessuno escluso, mediante appunto la sottoscrizione, nella mattinata del 30 dicembre, di un accordo di armonizzazione e di trasferimento, con la cooperativa Proges, che in tale contesto si è dimostrata attenta ed all’altezza della situazione».


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