Attualità

Patenti, nel 2018 decurtati 43.988 punti ai piacentini

L'infrazione principe degli automobilisti piacentini è il limite di velocità, poi il mancato rispetto di semafori e cartelli stradali. L'analisi e il commento dell'Osservatorio regionale per l'educazione e la sicurezza stradale

L'Osservatorio regionale per la sicurezza stradale ha elaborato i dati relativi all’anno 2018, fotografando la situazione relativa all’area di Piacenza con l’insieme delle violazioni che comportano una decurtazione dei punti della patente. I residenti, fascia di età over 14, al 31 dicembre 2018, erano 251.273 di cui 189.646 titolare di patenti attive (A, B, C, e D), pari al 75,47%, in calo rispetto alla media regionale che è pari al 77,89%.

Nel 2017

  • i residenti fascia di età over 14 erano 253.426, nel 2018 sono calati dello 0,85%,
  • le patenti attive erano 189.155, nel 2018 sono cresciute dello 0,26%,
  • le infrazioni erano 13.176 e nel 2018 sono calate del 8,26%%,
  • conseguentemente sono calati i punti decurtati, passati da 46.392 a 43.988 nel 2018.

2017

2018

%

Residenti fascia di età >14

253.426

251.273

-0,85%

Patenti attive (A, B, C, D)

189.155

189.646

+0,26%

Numero infrazioni rilevato

13.176

12.087

-8,26%

Numero punti nominali decurtati

46.392

43.988

fonte dati: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

 

Patenti attive area piacentina al 29/03/2019

Rilevazione infrazioni e punti nominali decurtati:


 

Le infrazioni possono essere state commesse non necessariamente sul territorio piacentino, ma anche in altre parti d’Italia. 

Analisi delle principali infrazioni:

  1. Superamento limiti di velocità (art. 142 CdS)

Un dato purtroppo significativo riguarda il superamento dei limiti di velocità, che si conferma l’infrazione principe.

Di seguito la specifica fra le varie patenti:

2018                                                                        

n. infrazioni  n. punti                                            

5.156              15.648           patenti B                  

   412              1.251             patenti C                  

   132                 396              patenti D                  

Tale infrazione è la concausa, assieme alla distrazione, dell’81% dell’incidentalità stradale (fonte Commissione parlamentare trasporti).

  1. Passaggio con semaforo rosso e violazione della segnaletica stradale, ad eccezione dei segnali di divieto di sosta e di fermata (art. 146 CdS) E’ la seconda infrazione più frequente:

2018                                                                        

n. infrazioni  n. punti                                            

2.067              7.842  patente B                 

   154                 564              patente C                    

     66                 220              patente D                 

  1. Mancato allacciamentodelle cinture del conducente e/o trasportato minorenne; o mancato uso dei seggiolini per bambini; o alterare il corretto uso delle cinture (art. 172 CdS). Un dato sorprendente riguarda il mancato allacciamento delle delle cinture anteriori o posteriori o mancato uso dei sistemi di ritenuta dei bambini (seggiolini) che risulta la terza infrazione più sanzionata:

2018                                                                        

n. infrazioni  n. punti                                            

1.244              6.415              patenti B                  

   159                 795              patenti C                  

     51                 255              patenti D                  

  1. Uso cuffie o apparecchi radiotelefoni durante la guida; o mancato utilizzo delle lenti se prescritte (art. 173 CdS)

Risulta la quarta infrazione. Tale infrazione prevede una sanzione, a nostro parere, troppo morbida, perché solamente in caso di recidiva, si procede alla sospensione della patente.

2018                                                                        

 infrazioni      n. punti                                            

658                 3.370              patenti B                  

  73                    365              patenti C                     

  32                    160              patenti D                    

Da tempo abbiamo sollecitato una modifica al Codice della Strada affinchè il ritiro avvenga già alla prima contestazione da parte delle Forze dell’Ordine.

  1. Sosta nelle corsie riservate agli autobus; o sosta e fermata negli spazi riservati a veicoli per persone invalide o in corrispondenza di rampe, scivoli o corridoi di transito; sosta negli spazi riservati alla fermata degli autobus o dei taxi (art. 158 CdS) Le infrazioni sono un numero limitato, ma è da considerare il numero limitato di area sosta riservata a persone invalide.

2018                                                                        

n. infrazioni  n. punti                                            

641                 1.296              patenti B                  

  36                     72               patenti C                  

  14                     28               patenti D                      

 

IL COMMENTO DELL'OSSERVATORIO

«Il dato è significativo – riflette Mauro Sorbi dell’Osservatorio - di un comportamento irrispettoso e di mancanza di educazione civica verso coloro che sono i più deboli fra gli utenti della strada.Da sottolineare che 50 sono state le infrazioni per chi ha circolato con tasso alcolemico superiore a quanto previsto dal CdS (art. 186): 44 per le patenti B, 4 per quelle C e 2 per le D, dimostrando che il fenomeno non è stata ancora debellato.

I dati sopra analizzati attestano che è il comportamento umano errato sulla strada la causa principale dell’incidentalità. L’incidentalità, oltre l’80%, viene universalmente imputata alla distrazione, causa principale o concausa con l’eccesso di velocità.

Quando si parla di distrazione occorre ricomprendere tutte quelle "dimenticanze" che contribuiscono a far diminuire l'educazione che dovrebbero avere tutti gli utenti della strada. Tutte le sfaccettature della distrazione fanno aumentare le probabilità di essere oggetti o soggetti di incidentalità Un esempio significativo è che a oltre trent'anni dalla approvazione della legge, ci dimentichiamo ancora di allacciare le cinture di sicurezza e cosa ancor più grave non tutti utilizzano il dispositivo di ritenuta per trasportare i bambini, il cosiddetto seggiolino.  Ci   dimentichiamo di rispettare i limiti di velocità, di rispettare il semaforo rosso, di rispettare il diritto di attraversamento dei pedoni sulle strisce pedonali.

E’ fondamentale, inoltre, sensibilizzare tutti gli utenti della strada, dal pedone al camionista, che occorre abbandonare atteggiamenti di bullismo stradale e di road-rage, rabbia e aggressività sulla strada. Manca ancora la capacità individuale di interagire con gli altri su strada con rispetto reciproco. La rabbia stradale sfocia in aperta aggressività, evidenziando che al cambio di tipologia di utente (da pedoni a ciclisti, ad automobilisti,.ecc..) permane in noi la ferma convinzione di essere al centro della strada e di avere sempre più ragione rispetto agli altri. La strada è lo specchio del nostro agire nella società e quotidianamente ne siamo tutti attori e testimoni. L’incidentalità non è una fatalità, ma una conseguenza dell’agire umano. La “vision zero” dipende da ciascuno di noi, perché l’incidente non è quasi mai una fatalità, ma una conseguenza di un comportamento umano non corretto e non rispettoso delle norme del Codice della Strada». 


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