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Entro 7 anni tutte le ambulanze con telecamera a bordo, in corso una sperimentazione

Stefano Nani: «I primi due test in montagna come telemedicina, per trasmettere informazioni sulla diagnosi al pronto soccorso»

una foto di repertorio di un'ambulanza della Pubblica Assistenza Valnure

Si sta già partendo con una prima sperimentazione su due ambulanze impegnate in montagna: a breve l’Ausl di Piacenza renderà noto l’esito del test. C'è la volontà di installare a bordo dei mezzi di soccorso telecamere, per favorire le comunicazioni con i pronto soccorso e accelerare le diagnosi.

«Siamo nella fase terminale di una sperimentazione - confida Stefano Nani, direttore delle Professioni sanitarie Area Emergenza territoriale 118 di Piacenza – che ha coinvolto due mezzi, uno di Anpas e uno di Croce Rossa, operativi in montagna, per avere una “telemedicina” nei luoghi maggiormente a distanza rispetto agli ospedali. Lo scopo è quello di trasmettere velocemente le informazioni alle postazioni del pronto soccorso. «L’obiettivo - precisa Nani - è avere in sette anni tutti i mezzi del territorio Piacentino dotati di telecamere».

«Già adesso il collegamento tecnologico con i pronto soccorso – aggiunge Paola Bardasi, direttore generale Ausl - permette di inviare referti ai medici che ricevono il paziente una volta arrivata l’ambulanza a destinazione. A breve avremo anche le telecamere, in modo da garantire la visione del paziente caricato a chi lavora in ospedale».  «Soprattutto nei casi di problemi neurologici - osserva Enrica Rossi, direttore Emergenza territoriale 118 di Piacenza - il servizio aiuterebbe i sanitari ad effettuare una diagnosi».


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