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«Un documento per contrastare l'infiltrazione della criminalità, salvaguardare i diritti e tutelare il lavoro»

I vertici di Cgil, Cisl, Uil, insieme a Libera hanno presentato un documento per contrastare l'illegalità

La videoconferenze

Un documento per contrastare l'infiltrazione della criminalità, salvaguardare i diritti e tutelare il lavoro. Questi gli argomenti della videoconferenza tentuta dai vertici di Cgil, Cisl, Uil, insieme a Libera! Associazione nella mattinata di venerdì 19 marzo. Il quadro delle illegalità - nelle sue diverse forme, a partire da quelle che investono il lavoro, oltre all'infiltrazione della criminalità organizzata nella economia legale - rappresentano una grave emergenza in tutta la regione. L'azione di contrasto ai principali fenomeni di illegalità deve vedere protagoniste le istituzioni locali e l'insieme dei soggetti economici e sociali, e l'associazionismo, al fine di attivare concrete misure di prevenzione.

«Ci vuole la costituzione di un Tavolo della legalità nel territorio di Piacenza, con una funzione pro-attiva per quanto riguarda la cultura della legalità, con l'intenzione di formalizzare obiettivi e impegni finalizzati ad attivare efficaci misure di contrasto ai tentativi di infiltrazione nell’economia legale da parte della criminalità organizzata, in particolare di quella mafiosa e per il contrasto al lavoro irregolare e al caporalato» hanno spiegato i referenti sindacali. «Piacenza ha bisogno di uno scatto d'orgoglio dopo le varie vicissitudini che sono capitate negli ultimi anni in relazione a questo tipo di problema, dal processo "Grande Drago" al caso "Grimilde"».

Si propone che facciano parte del Tavolo la Prefettura, gli Enti Locali del territorio di Piacenza (Provincia, Comune capoluogo e Unioni), le Organizzazioni sindacali, le Associazioni d'impresa e l'associazionismo antimafia. Finalità, ambiti di intervento e funzionamento del Tavolo dovranno essere definiti con specifico regolamento, inclusa la possibilità di avvalersi di esperti in materia di criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose sul territorio emiliano-romagnolo e gestioni dei beni/aziende sequestrati/confiscati alle mafie.

Il Tavolo provinciale dovrà altresì dare vita all'Osservatorio locale e centro studi sulla criminalità organizzata, favorendo la promozione di centri per la legalità e la cittadinanza responsabile, con particolare attenzione alla formazione delle nuove generazioni ed alla definizione delle attività di promozione della legalità sviluppabili in collaborazione con le istituzioni scolastiche.


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