Libri piacentini

“San Corrado Confalonieri", quaderno di Renato Vermi

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri e le recensioni di autori piacentini, per nascita o per adozione, e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale. Saggi e recensioni di amici del nostro blog

“San Corrado Confalonieri ”

Quaderno di Renato Vermi

La città di Noto ha in comune con la terra piacentina la venerazione di San Corrado Confalonieri nato a Calendasco (1290-1351). La nostra città, dagli anni Settanta del secolo scorso, ha dedicato al santo la parrocchia di circa 5 mila abitanti del quartiere adiacente via Lanza, mentre la città siciliana lo festeggia solennemente con celebrazioni e processioni di grande forza devozionale.

Gli episodi più significativi della vita di questo santo penitente hanno ispirato l’illustratore Renato Vermi che ha realizzato 24 tavole a disegno formato 20x28,4 poi riunite in un quaderno a stampa su carta di qualità. Ogni pagina è caratterizzata da un talentuoso tratto a disegno, con primi piani e particolari che trasmettono emozioni che la parola scritta fatica a raccontare. Ma ogni tavola è però accompagnata e sostenuta da testi chiari e concisi che mettono  in luce gli aspetti  del carisma del Santo e danno conto di eventi ed esperienze, fornendo nel complesso una agevole conoscenza biografica che sa coinvolgere anche chi non è un habitué della lettura.

Questa nuova pubblicazione di Renato Vermi, come le precedenti – ricordiamo tra le più recenti "Piacenza. La nostra storia", ediz. Nuovo giornale, anno 2016 e "Colombano, un uomo per l'Europa", dicembre 2017 - non è in vendita, ma comunque reperibile presso l’autore sino ad esaurimento della tiratura; è così anche per il “Calentardo” 2019 , illustrato da numerosi particolari di monumenti e chiese di città e provincia.

Una curiosità: “Calentardo” perché per l’autore negli anni di intensa attività professionale, era quasi una regola riuscire ad approntare l’almanacco per la stampa alla tipografia solo post San Silvestro.


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