Cronaca

Aggredisce la convivente in casa, 47enne ai domiciliari

L'uomo era stato arrestato dai carabinieri che lo avevano denunciato per detenzione abusiva di arma (in casa è stata trovata un pistola Walter P38 e alcune munizioni calibro 22) maltrattamenti, violenza privata e minacce

E’ agli arresti domiciliari il 47enne accusato alcuni giorni fa di aver aggredito la convivente 35enne lunedì 27 dicembre a Ivaccari. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri che lo avevano denunciato per detenzione abusiva di arma (in casa è stata trovata un pistola Walter P38 e alcune munizioni calibro 22) maltrattamenti, violenza privata e minacce. L’imprenditore è stato sentito questa mattina, 29 dicembre, dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Bersani. Al termine, il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Il 47enne, provato dalla detenzione, è difeso dall’avvocato Enrico Micheli. Ha risposto in modo esauriente a tutte le domande del giudice fornendo una propria versione dei fatti. La vicenda avrebbe avuto uno sfondo passionale legato alla gelosia. Insomma, una lite furiosa, ma senza minacce né maltrattamenti.

La convivente, spaventata, aveva telefonato ai carabinieri dicendo di essere stata minacciata con una pistola. Quando i militari erano arrivati lui era fuori, ma poco dopo si è presentato spiegando che cosa fosse accaduto. L’uomo aveva detto che la pistola, trovata in un armadio, e le munizioni facevano parte di una collezione di oggetti militari d’epoca (la pistola sarebbe risalente al periodo della Seconda guerra mondiale) insieme a divise, stemmi, elmetti. Per lui, però, erano scattate le manette. Ora le indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore Roberto Fontana, continuano per chiarire la dinamica dei fatti e accertare se ci siano le autorizzazioni per detenere armi e munizioni che, seppure oggetti di collezionismo, devono essere rilasciate dalla questura.