«Alla Polizia Locale mascherine non a norma e uguali ai panni per la polvere»
Sulpl: «Ci si lamenta del dilagare a Piacenza e in regione del contagio, che lo si vorrebbe fermare a suon di hashtag, di canzonette sui balconi, di video-messaggi di ogni sorta. Ma per fermare il contagio occorre una prevenzione seria, garantendola in primis a chi come i sanitari e le Forze di Polizia operano in prima linea»
«Oggi, attraverso una direttiva di servizio del Comandante apprendiamo che la Protezione civile ha fornito al nostro Comando 900 mascherine facciali monouso. Sulle prime abbiamo esclamato, era ora (visto che le abbiamo richieste in data 31 gennaio u.s.)! Ma un attimo dopo ricomincia la commedia dell’assurdo. Dalle foto potete rendervi conto che non sono state consegnate mascherine propriamente dette alla Polizia Locale, bensì qualcosa di un po’ più resistente della carta igienica e per forma similari a un noto panno della polvere». Scrive in una nota Miriam Palumbo, coordinatore del Sulpl, sindacato della polizia locale.
«Sull’involucro che le contiene si evince che non sono omologate (mancano gli elastici intorno alla bocca, si attaccano alle orecchie non con dei lacci ma grazie a dei fori, si spostano facilmente, devono essere tenute vicino alla bocca) e non sono garantite dalla certificazione FFP2 e FFP3; è una mascherina filtra batteri, ma noi siamo nel pieno di una pandemia ed esposti a contaminazione da rischio biologico, che è cosa ben diversa!