Cronaca

Assolto dai maltrattamenti, ma condannato per le lesioni

Era stato il primo caso di codice rosso a Piacenza. Gelosia alla base di un convivenza tra un 65enne e una 46enne. La convivente era stata querelata per stalking dalla donne che lei indicava come amante dell’uomo

Si è concluso con l’assoluzione da un reato e la condanna per un altro il processo per il primo codice rosso registrato a Piacenza. Un uomo di 65 anni è stato condannato, dal collegio presieduto da Gianandrea Bussi, a latere Sonia Caravelli e Laura Pietrasanta, a sei mesi di reclusione (pena sospesa) per lesioni, mentre è stato assolto dal reato di maltrattamenti verso la compagna. La vicenda era avvenuta a Piacenza nel settembre del 2019. La donna, una 46enne piacentina, aveva accusato il compagno di averla aggredita. Lei, però, va al pronto soccorso il giorno dopo e dice ai parenti di chiamare la Polizia locale, alla quale denuncia il il compagno per maltrattamenti avvenuti negli ultimi anni. La 46enne, titolare del reddito di cittadinanza, esce dall’ospedale con una prognosi di 10 giorni, per contusioni al collo e alle braccia. Il pm Emilio Pisante emette il codice rosso e l’uomo viene allontanato. Il movente sarebbe stato, secondo la donna, la gelosia. Si arriva al processo e in udienza, però, la donna - che non si è costituita parte civile - cerca di scagionare il compagno dai maltrattamenti. Il pubblico ministero chiede l’assoluzione per maltrattamenti, ma la condanna per le lesioni. L’avvocato Stragliati è decisa a proporre l’appello, dopo aver le sto le motivazioni della condanna, anche perché «la donna si è più volte contraddetta quando è stata sentita». In aula aveva testimoniato anche la presunta amante, indicata dalla convivente. La donna aveva negato ogni relazione con il 65enne e aveva a sua volta querelato la convivente per stalking.