Cronaca

Capotreno aggredita, il sindaco: «Misure per combattere l'inciviltà». Lega: «La sicurezza dov'è?»

L'episodio stamattina in stazione a Piacenza: sul posto la Polfer e il 118. Tarasconi, Lega e Fd'I: «Solidarietà alla capotreno e ai suoi colleghi»

Foto di repertorio

La capotreno del convoglio che doveva partire questa mattina intorno a mezzogiorno da Piacenza, e che era diretto ad Ancona, è stata aggredita da un uomo. La donna ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso (sul posto l'ambulanza della Croce Bianca) mentre la Polfer, che ha fermato l'aggressore, sta ricostruendo la dinamica. Subito sono arrivati messaggi di solidarietà per la capotreno, in primis il sindaco Katia Tarasconi. La capotreno «e i suoi colleghi - si legge in una nota - troppo spesso operano in condizioni di difficoltà e disagio, a rischio della loro stessa incolumità per garantire il rispetto delle regole. L'ennesimo abuso nei confronti di una donna si intreccia infatti, in questo caso, al tema della sicurezza e della tutela dei lavoratori», sottolinea il sindaco, rimarcando il tempestivo intervento degli agenti di Polizia Ferroviaria che hanno bloccato il responsabile alla stazione di Piacenza, impedendone la fuga, e la prontezza dei passeggeri che hanno tentato di difendere la capotreno. «Quanto è avvenuto stamani, su un mezzo di trasporto carico di persone, è inammissibile. Occorrono misure stringenti e concrete – aggiunge – per arginare il fenomeno preoccupante di una diffusa inciviltà e assoluta noncuranza delle norme di convivenza che ciascun cittadino ha il dovere di osservare. Si tratta di un tema da porre sicuramente all'ordine del giorno, nell'impegno per migliorare i servizi di trasporto ferroviario, a favore dei pendolari, di tutti gli utenti, del personale viaggiante e in servizio nelle stazioni».

Solidarietà e vicinanza anche dalla deputata della Lega Elena Murelli. «Attendiamo l'esito delle verifiche da parte della Polizia ferroviaria che ha acciuffato e fermato questo criminale, nonostante il tentativo di fuggire lungo i binari. La mia vicinanza alla capotreno e a tutti i lavoratori piacentini delle Ferrovie che hanno la sacrosanta ragione a reclamare il ripristino delle condizioni minime di sicurezza per poter svolgere il proprio lavoro senza il terrore di incappare in qualche balordo malintenzionato. Il ministro Lamorgese dov'è? Ognuno deve avere gli stessi diritti, ma anche rispettare i doveri, le regole e soprattutto le persone». 

Sul fatto è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini: «Non vediamo l’ora di restituire serenità e regole agli italiani, come già avevamo fatto quando al Viminale c’era la Lega. Nei primi cento giorni di governo riporteremo alla luce i Decreti Sicurezza smantellati sciaguratamente da Pd e 5Stelle».

Anche Matteo Rancan, capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale e commissario per la Lega Emilia, denuncia «con forza l’ennesimo episodio di criminalità ad opera di sempre più stranieri che si muovono al di fuori del rispetto delle regole, quasi sfidando i cittadini e le forze dell’ordine». Rancan denuncia la «totale assenza di sicurezza, specie a Piacenza. La sicurezza ed il presidio della città sono importanti: dal controllo di vicinato sino all'enorme lavoro che ogni giorno svolgono le Forze dell'ordine. Se qualcuno si sveglia tardi, come la sinistra, che ridicolizzava i gruppi di controllo di vicinato e ora li propone dopo aver visto questi episodi, è un problema. Il controllo serve per prevenire, la propaganda fatta dopo l’accaduto è un tentativo di salvarsi la faccia da parte di chi, nella sicurezza dei cittadini, crede solo per questioni di consenso elettorale. Appena la Lega tornerà al governo sarà in grado di restituire sicurezza e serenità ai cittadini grazie ai Decreti Sicurezza» - conclude Rancan.

«Sono solidale con la capotreno rimasta vittima dell'aggressione odierna: le sono vicina e spero che si possa riprendere presto, che i responsabili vengano puniti come si deve perché è inammissibile che chi lavora non possa farlo in serenità - sono le parole di Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d'Italia). Lavorare non può essere una colpa. Siamo all'emergenza ed è arrivato il momento che Governo e Regione trovino una soluzione per avere più sicurezza sui treni: più sicurezza significa più serenità per i passeggeri e i ferrovieri».


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