Cronaca

Cgil, il pullman dei diritti fa tappa a Piacenza: appuntamento il 28 gennaio

Zilocchi, segretario generale della Camera del Lavoro di Piacenza: «Informiamo lavoratori, cittadini, studenti, pensionati sui contenuti della Carta dei Diritti Universali del Lavoro»

Immagine di repertorio

«C'è un pullman speciale - si legge in una nota della Cgil Piacenza - che in questi giorni sta attraversando l'Italia. E' il pullman dei diritti della Cgil che sta facendo il giro d'Italia e giovedì 28 gennaio farà tappa a Piacenza nel parcheggio del centro commerciale Gotico a Montale».

«Informiamo lavoratori, cittadini, studenti, pensionati sui contenuti della Carta dei Diritti Universali del Lavoro» spiega Gianluca Zilocchi, segretario generale della Camera del Lavoro di Piacenza.

Il pullman farà tappa a Piacenza nel parcheggio del centro commerciale Gotico di Montale e alle 15.30 è prevista una conferenza stampa alla presenza dei segretari di categoria della Camera del Lavoro di Piacenza.

Il 14 gennaio scorso al Paladozza di Bologna, in un'assemblea dei delegati e dei quadri di tutta l'Emilia-Romagna, ha preso ufficialmente il via la campagna della CGIL per la "Carta dei diritti universali del lavoro", un nuovo Statuto dei lavoratori e delle lavoratrici che parli a tutti, anziani e giovani, autonomi e precari, pensionati e studenti, perché, come ha sancito in conclusione la segretaria nazionale Susanna Camusso «La sfida che vogliamo affrontare insieme si chiama ricostruire e dare a tutti una nuova speranza».

Anche a Piacenza è partita la consultazione per la Carta dei Diritti Universali del Lavoro, ovvero la proposta della Cgil per un nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. Una raccolta di norme destinate a tutto il mondo del lavoro, subordinato e autonomo, che la Cgil di Piacenza proporrà con assemblee nei luoghi di lavoro in via straordinaria a tutti gli iscritti e le iscritte della Cgil. «L'obiettivo - continua la nota - è ambizioso: far diventare la Carta una legge d'iniziativa popolare per ridare dignità a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici.

«Con il nuovo statuto - conclude la nota - la Cgil vuole innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa o contrattuale, perché inderogabili e universali. Diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze. Per ricostruire un diritto del lavoro a tutela della parte più debole nel rapporto di lavoro».

«È la prima volta che ciò accade – spiega Zilocchi - a testimonianza della volontà della Confederazione di affrontare una situazione inaccettabile di indebolimento delle tutele sul lavoro, con effetti non solo sulla vita di tante persone ma anche sulla qualità dello sviluppo del Paese».


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