Cronaca

Dal gioco delle "tre carte" alla rapina: spariti 35mila euro, due romeni rinviati a giudizio

Dal gioco delle "tre carte" alla rapina. Due romeni sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di rapina, per aver preso a un connazionale 35mila euro. L'episodio avvenne nel settembre dello scorso anno all'area di servizio Nure, lungo l'A21

Il tribunale di Piacenza

Dal gioco delle “tre carte” alla rapina. Due romeni sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di rapina, per aver preso a un connazionale 35mila euro. L’udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Bersani, pm Emilio Pisante, si è svolta il 20 aprile. L’episodio avvenne nel settembre dello scorso anno all’area di servizio Nure, lungo la A21. Secondo la versione di un turista romeno, che aveva poi denunciato il fatto alla polizia, appena sceso dal bus era stato avvicinato da alcuni uomini che lo avevano aggredito riuscendo a prendergli dalle tasche ben 35mila euro. Secondo gli imputati, invece, l’uomo avrebbe perso un po’ di soldi giocando con loro alle “tre campanelle”. Le indagini, grazie anche all’uso delle telecamere dell’area di servizio, avevano portato a identificare e arrestare uno dei due presunti autori del colpo, un romeno di 35 anni, e di denunciarne un secondo di 39. Questa mattina, il giudice ha anche disposto la scarcerazione del 35enne, che era detenuto a Cremona, assistito dall’avvocato Cristian Mongoli di Brescia, disponendo l’obbligo di dimora. L’altro, invece, difeso dall’avvocato Barbara Esposito, era in libertà.