ara Eluana, domenica alle 20.30 nella Basilica di Sant'Antonino celebrerò l'eucaristia per te condividendo il digiuno che da quel giorno gradualmente ti imporranno e per chiedere il dono che tu possa continuare a vivere. Non voglio rimanere inerte e silente davanti a quella che ritengo una sentenza profondamente iniqua, contraria allo spirito della nostra Costituzione - aggiunge il sacerdote - vorrei tanto poterti vedere, parlarti, stringerti le mani, accarezzare il tuo volto e darti un bacio sulla fronte. Gesti carichi di tenerezza e di verità, che ho visto compiere tante volte da mamme e papà sui loro figli appena nati o troppo piccoli per camminare, forse per 'capire', ma non per godere e gioire di quell'amore unico che solo un padre e una madre sanno donare. A differenza del tuo caro papà, dei magistrati di Milano e di tanti altri rimango convinto che volerti bene non può consistere nel provocarti la morte, ma di garantirti tutte le cure ordinarie dovute ad ogni persona gravemente disabile, rinunciando ovviamente 'all'accanimento terapeuticò, cioé 'all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivò".

Con queste parole Don Giuseppe Basini, sacerdote di Sant'Antonino, parrocchia del centro di Piacenza, annuncia, in un intervento sul quotidiano 'Liberta'', la sua intenzione di avviare uno sciopero della fame contemporaneamente al momento in cui ad Eluana Englaro verrà interrotta la nutrizione.