Cronaca

Strangolò suo suocero. Lo psichiatra: «Non è pericoloso socialmente»

Fabio Zannoni può affrontare il processo e non è pericoloso socialmente. Lo ha detto lo psichiatra, perito del giudice che ha ascoltato la sua analisi su Fabio Zannoni, che strangolò suo suocero in ospedale

I carabinieri nel reparto dell'ospedale di Fiorenzuola dove Zannoni strangolò suo suocero

Fabio Zannoni può affrontare il processo e non è pericoloso socialmente. Lo ha detto oggi, 8 giugno, lo psichiatra Corrado Cappa, perito del giudice che ha ascoltato la sua analisi su Fabio Zannoni, il pontenurese di 34 anni, che l’11 luglio dello scorso anno strangolò nel bagno dell’ospedale di Fiorenzuola il genero Luciano Foesera, di 68 anni. L’udienza si è svolta oggi davanti al gip Gianandrea Bussi, pubblico ministero Emilio Pisante.

In aula era presente anche lo psichiatra Filippo Lombardi, consulente tecnico della difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Sagner. Zannoni, dichiarato incapace di intendere e di volere, è rinchiuso all’Opg (ospedale psichiatrico giudiziario) di Reggio Emilia con l’accusa di omicidio volontario. Il difensore, alla luce della nuova perizia, ha chiesto la remissione in libertà o la libertà vigilata in una comunità terapeutica.

Il giudice si è riservato la decisione, che dovrebbe essere presa nei prossimi giorni. In seguito, verrà fissata la data dell’udienza preliminare nella quale Zannoni dovrebbe essere dichiarato non punibile e, quindi, essere prosciolto.Secondo la ricostruzione dei carabinieri e della procura, Zannoni aveva portato in bagno il suocero, costretto su una carrozzella dopo un’ischemia, e lo aveva strangolato con una cintura. Sembra che il genero non sopportasse più di vedere Foesera in quelle condizioni e debilitato mentalmente.


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