«Ho estratto la pistola solo per difendermi da un'aggressione»
Interrogatorio di garanzia per la giovane guardia giurata arrestata il 15 giugno dalle volanti: avrebbe puntato la pistola a un vicino di casa al termine di una colluttazione. Gli sono stati concessi i domiciliari. L'avvocato: «E' stato estremamente collaborativo»
Ha risposto a tutte le domande del gip Luca Milani ed è stato estremamente collaborativo nell'interrogatorio di garanzia il 24enne piacentino arrestato nella tarda serata del 15 giugno dai poliziotti delle volanti in via Divisione Partigiana Valnure. La giovane guardia giurata è accusata di tentato omicidio e lesioni: al termine di una furiosa lite e una colluttazione con un vicino di casa, gli avrebbe puntato una pistola con il colpo in canna davanti a diversi testimoni e ai figli dell'uomo. Al giovane, che si trovava alle Novate dalla notte del fatto, sono stati concessi gli arresti domiciliari. E' incensurato, ed era stato assunto da pochi giorni da un istituto di vigilanza piacentino, dopo aver prestato servizio nell'Esercito.
«Ha avuto un momento di paura e la sua reazione è dovuta all'intezione di porre fine a un crescendo di aggressività, non era certo quella di fare del male, a fronte del fatto che qualcuno avrebbe urlato che il francese potesse avere in mano un'arma bianca, presumibilmente un coltello. Il processo avrà il suo corso e il gesto verrà chiarito ma siamo di fronte a un ragazzo incensurato che ha sempre sostenuto il valore della legalità ed è sempre stato vicino all'operato delle forze dell'ordine. Durante l'interrogatorio ha voluto ripercorrere quei momenti con estrema collaborazione» conclude. Le armi sono state sequestrate.