Inchiesta Levante, ricorso bocciato: restano in carcere due pusher
Un piacentino e un marocchino accusati di spaccio nell’inchiesta che ha coinvolto anche 10 carabinieri. E il Corsera scrive che al comandante Scattaretico sarebbe arrivata una segnalazione da un altro reparto. L’ufficiale avrebbe risposto di non aver saputo nulla
E’ stato respinto il ricorso di due dei presunti pusher arrestati nell’operazione Odysséus, nella quale la procura ha emesso misure cautelari per 13 spacciatori e dieci carabinieri e sequestrato la caserma Levante in via Caccialupo (ora è dissequestrata, ma ancora non è stata riaperta). I giudici del Riesame, in funzione di Corte di appello, hanno confermato la custodia cautelare in carcere per Alex Giardino e Zin el Abidine Jamai Masroure. A ricorrere è stato il loro difensore, l’avvocato Daniele Pezza. Il Tribunale di Bologna, a due settimane dall’udienza, ha preso la decisione di lasciare in carcere la coppia accusata di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. La difesa, dopo l’interrogatorio di garanzia in carcere, aveva chiesto al giudice per le indagini preliminari una misura meno pesante per i due, che era stata negata. E così, Pezza ha impugnato il provvedimento ricorrendo al Riesame di Bologna. Intanto, la procura continua l’inchiesta e nei prossimi giorni sono attesi gli interrogatori di altre persone detenute, tra cui Alex Giardino e Jamai Masroure.