Cronaca

Infortunio mortale alla Besurica: cantiere sequestrato e disposta l'autopsia

In procura aperto un fascicolo per omicidio colposo per la morte dell'operaio 58enne Tafa Perparim avvenuta tragicamente in via Deledda alla Besurica

Il cantiere

E' stato aperto in procura un fascicolo per omicidio colposo per il tragico infortunio sul lavoro avvenuto nella giornata dell'11 aprile in via Deledda alla Besurica. Contestualmente è stata anche disposta l'autopsia sul corpo di Tafa Perparim, operaio albanese di 58 anni residente nel Bergamasco travolto verosimilmente da alcuni pannelli di contenimento che stava posizionando, purtroppo è morto sul colpo. L'apertura del fascicolo permetterà lo svolgimento di tutti gli accertamenti necessari e delle perizie che verranno stilate e che dovrebbero far luce su eventuali responsabilità. La procura ha ovviamente anche disposto il sequestro del cantiere edile. Sul posto oltre ai soccorsi del 118 erano intervenuti i carabinieri e la Medicina del Lavoro dell'Asl. 

CGIL: «ENNESIMA VIITTIMA»

«Mi sono precipitato appena appresa la notizia, peraltro eravamo al presidio davanti al monumento dei caduti sul lavoro per lo sciopero che era stato indetto oggi  da Cgil e Uil proprio per portare l’attenzione sulla mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro». Lo ha dichiarato Marco Efori, segretario generale Fillea Cgil comparto costruzioni di Piacenza. «Purtroppo – ha detto - questa è stata l’ennesima vittima di una guerra che si sta combattendo ogni giorno, accade a ridosso della tragedia della diga nel Bolognese oltre a quelli di Firenze e a tutti quelli che abbiamo pianto fino ad oggi». «Non sappiamo la dinamiche di quanto accaduto oggi, ma siamo venuti subito a portare la nostra testimonianza e a verificare  quali sono le condizioni di lavoro su questo cantiere, che più volte da noi è già stato visitato. Aspettiamo le indagini degli inquirenti per vedere se ci saranno delle responsabilità, anche oggi eravamo in piazza per dire non si può più proseguire con questo stillicidio di persone che non riescono più a tornare a casa dai propri famigliari dopo una giornata di lavoro».

CISL: «NO ALLA STRAGE SUL LAVORO ANCHE IN TERRA PIACENTINA»

«L’ennesimo incidente mortale sul lavoro, avvenuto oggi in un cantiere di Piacenza, ci lascia sgomenti e addolorati. La Filca Cisl di Piacenza esprime la propria vicinanza alla famiglia dell’operaio cinquantottenne che ha perso la vita». Così Roberto Varani, segretario generale della Filca Cisl di Parma e Piacenza, commenta l’ennesima tragedia che ha colpito il mondo del lavoro. «La sicurezza sul lavoro è un tema di primaria importanza, che non può mai essere sottovalutato. Come sindacato, da tempo ci battiamo da tempo per ottenere misure concrete che tutelino la salute e la sicurezza dei lavoratori». «Il decreto legge di cui si parla rappresenta un passo avanti positivo, con l’introduzione della patente a crediti per le imprese e l’assunzione di nuovi ispettori del lavoro», prosegue Varani. «Tuttavia, non basta. È necessario fare di più». «La Filca Cisl di Piacenza chiede, in particolare, di estendere i poteri degli Rls (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) ai cantieri edili. Gli Rls sono i rappresentanti della sicurezza dei lavoratori e, in quanto tali, dovrebbero avere accesso a tutti i cantieri, indipendentemente dall’azienda per cui lavorano». «Inoltre - sottolinea Michele Vaghini, segretario generale Cisl Parma Piacenza - è necessario contrastare il fenomeno del dumping contrattuale, che vede operai fianco a fianco con contratti diversi e livelli di sicurezza differenti. Tutti i lavoratori, a prescindere dal contratto applicato, hanno diritto alla stessa tutela. Ed è necessario altresì inasprire le pene sia per le aziende che operano in appalto ma anche per quelle che commissionano il lavoro. Chi ha la responsabilità di questa continua strage deve pagare duramente». «La Filca Cisl e la Cisl continueranno a battersi per la sicurezza sul lavoro, come stanno facendo da anni. Sabato 13 aprile saremo a Roma - aggiunge Vaghini - al PalaTiziano, per l’assemblea nazionale dei delegati per piú sicurezza nei luoghi di lavoro. In questa occasione, ribadiremo le nostre proposte per migliorare la sicurezza nei cantieri e in tutti i luoghi di lavoro». «Non possiamo permettere che la vita dei lavoratori venga sacrificata sull’altare della produttività o del profitto», conclude Varani. «La sicurezza è un diritto fondamentale, che va garantito a tutti».


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