«Le mani della Camorra sulla logistica: spedizioni punitive contro Usb»
«La sera del 24 febbraio 2016 i lavoratori della Gls in sciopero con l’Unione Sindacale di Base a Montale, furono aggrediti selvaggiamente da un gruppo di picchiatori della Camorra. Il 20 dicembre 2018, i lavoratori Usb della logistica sono tornati sul posto dell’aggressione rivendicando in una conferenza stampa un deciso cambio di rotta nel settore. A maggior ragione dopo l’arresto a Salerno di un imprenditore, G. A. le iniziali, al vertice di un consorzio di cooperative operanti nella logistica, accusato di riciclaggio e concorso esterno in associazione mafiosa». Si legge nella nota del sindacato. Nella sera del 24 fabbraio infatti venne anche vandalizzata l'auto di un delegato sindacale: IlPiacenza scrisse del raid: LEGGI QUI L'ARTICOLO.
«Le intercettazioni della Guardia di Finanza - continua la nota - hanno permesso di ricostruire il sistema sul quale
«Usb torna a chiedere con ancora più forza la fine del sistema degli appalti e delle finte cooperative, in cui le multinazionali si nascondono dietro uno sporco e illegale gioco di intermediazioni di mano d'opera, con società farlocche e cooperative spurie che nascondono una realtà fatta di precarietà per ricattare e sfruttare allo sfinimento i lavoratori. La catena degli appalti e dei subappalti è la dorsale lungo la quale si sviluppa lo schiavismo del terzo millennio. Abbiamo chiesto al ministro Di Maio - conclude il sindacato - di incontrarci per esporre le idee di USB su come uscire da questo vortice: chiudere il sistema degli appalti e delle finte coop può voler dire meno mafia, meno evasione fiscale e contributiva, più diritti e dignità per i lavoratori, un’Italia più civile».