Cronaca

«Lo smantellamento di Arturo porterà ossigeno all'economia piacentina»

Secondo Sogin il decommissioning della centrale nucleare di Caorso porterà un indotto per le imprese piacentine che si aggiudicheranno gli appalti. «Poi nascerà un parco su un prato verde»

Sogin: a Caorso nascerà un Parco tecnologico su un prato verde (foto gis)

«Qui a Caorso nascerà un parco su un “prato verde”, al termine della bonifica». Lo ha detto Giuseppe Nucci, amministratore delegato di Sogin, date ai giornalisti che lo hanno assediato al termine della presentazione dei risultati 2011-2012 e del piano di bonifica di Arturo. Un piano quest’ultimo che prevede, entro il 20 dicembre, la pubblicazione del bando di gara per lo smantellamento dell’isola nucleare.

Complessivamente, il valore della bonifica del sito di Caorso è pari a 360 milioni di euro. Soldi che in parte - 65 milioni di euro - ricadranno sul territorio con beneficio di tante imprese, anche se, ha affermato Nucci “servono aziende sempre più specializzate e qualificate”. “Sogin negli ultimi due anni - si legge in una nota - ha ridefinito la policy di committenza e rivisto le procedure riguardanti i sistemi di qualificazione in un’ottica di apertura al mercato. Al nuovo albo fornitori, diviso in servizi di ingegneria e lavori, può oggi iscriversi ogni genere di categoria professionale. Sono stati, inoltre, istituiti elenchi, su base locale, di operatori economici per concorrere ad affidamenti per importi non superiori ai 150 mila euro”.

GLI INTERVENTI. Lavoro in vista, quindi per le Pmi piacentine, ha sottolineato in un intervento Fausto Bellinaso, direttore di Confapi, il quale ha auspicato “un più stretto rapporto tra Sogin e le aziende sul piano operativo”. Un po’ tutti gli interventi hanno elogiato Sogin per i pagamenti a 30 giorni, “una delle rare realtà in Italia”. Decommissioning positivo per il sindaco di Caorso, Fabio Callori che ha auspicato tempi più brevi per le varie autorizzazioni. Il vice presidente di Confindustria, Nicola Parenti ha affermato che gli investimenti di Sogin porteranno un po’ di ossigeno a Piacenza “perché abbiamo avuto un semestre pesante, con la chiusura di molte aziende e un aumento della disoccupazione. Bene i 2,4 milioni già ricaduti sulle nostre imprese oltre ai 20 previsti nel 2013 e ai 40 stanziati per il 2015”. Maurizio Molinelli, presidente di Legacoop, ha sottolineato le “ottime opportunità” insistendo sui tempi delle autorizzazioni. Per Molinelli, sarà positiva la ricaduta anche sulel cooperative sociali di tipo B (onlus) che potranno occupare anche i lavoratori disabili o svantaggiati. Applausi anche da Giancarlo Barbieri, segretario Flai Cisl, che ha riconosciuto come “Sogin sia l’unica che assume in questo momento. Positive, poi, le ricadute sulla professionalità dei nostri lavoratori, accresciuta grazie allo smantellamento. Chapeau a Sogin”.

I DATI. Ad un anno dalla sottoscrizione dei protocolli d’intesa, spiega Sogin, con le associazioni imprenditoriali locali, oggi sono 306 le aziende qualificate. Queste scelte intendono sostenere lo sviluppo economico dei territori nei quali Sogin opera.  “Nel 2011, sono state contrattualizzate attività per 148 milioni di euro, con un incremento del 53% rispetto al 2010. La percentuale dei contratti assegnati tramite gara è passata dal 34% del 2010 all’80% del 2011, con un risparmio di 17,7 milioni di euro. Al 31 ottobre 2012, sono già state contrattualizzate attività per 146 milioni di euro, l’84% delle quali assegnate tramite gara”.

I LAVORI ALLA CENTRALE. “A Caorso, le principali attività di bonifica in corso e programmate nel 2013 riguardano la demolizione definitiva dell’edificio off-gas; l’inizio dell’installazione di una stazione di trattamento dei rifiuti all’interno dell’edificio turbina e la realizzazione di aree provvisorie di stoccaggio; l’adeguamento dei depositi temporanei esistenti. Verrà, inoltre, approvato il piano operativo di rimozione dei materiali e dei componenti contaminati dalla piscina dell’impianto. A garanzia della sostenibilità ambientale, tutti gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente. Ogni anno, Sogin effettua sistematicamente, in tutti i siti, centinaia di misure sulle matrici alimentari e ambientali. Da sempre, i risultati delle analisi e i valori delle formule di scarico confermano impatti ambientali radiologicamente irrilevanti”.


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