Cronaca

Massimo Sebastiani condannato a 20 anni per l'omicidio di Elisa Pomarelli

Erano stati chiesti per lui 24 anni, nel pomeriggio del 19 luglio è arrivata la sentenza: 20 anni. La famiglia: «Questa non è giustizia»

Massimo Sebastiani con la polizia penitenziaria, la sorella Debora, l'avvocato Mauro Pontini

Massimo Sebastiani è stato condannato a 20 anni di carcere per l'omicidio di Elisa Pomarelli. La sentenza è arrivata nel pomeriggio del 19 luglio.  Ventiquattro anni di carcere era la pena che il procuratore Grazia Pradella (la titolare delle indagini era il pm Ornella Chicca) ha chiesto durante la requisitoria nel processo in rito abbreviato che vede imputato Sebastiani, accusato di aver strozzato l’amica Elisa Pomarelli e poi di averne nascosto il corpo per circa 15 giorni in un bosco.

Il gup Fiammetta Modica dopo qualche ora di camera di consiglio ha pronunciato la  sentenza.  Visibilmente addolorata e delusa, dopo la sentenza, la famiglia di Elisa (in aula i genitori e le due sorelle): «Meritava l’ergastolo - ha detto la sorella Debora a nome dei familiari - la giusta pena sarebbe dovuta essere questa. Non mi avrebbe tolto il dolore che c’è sempre ma comunque vent'anni sono pochi. Questa non è giustizia. Non abbiamo parole, è stato raccontato come una persona per cui provare pietà, ma la vittima è Elisa».  Per tutta la giornata sono state presenti alcune componenti dell'associazione "Non una di meno": «C'è un problema alla radice su questo lesbicidio: non doveva accedere al rito abbreviato e ci sarebbe stata un'altra sentenza». Alla famiglia è stato riconosciuto un risarcimento totale di 600mila euro (200mila per ogni genitore, 100mila euro a sorella) e 25mila euro al centro antiviolenza Telefono Rosa Piacenza - Associazione "La Città delle Donne

L'OMICIDIO - L’omicidio fu commesso il 25 agosto 2019 nel pollaio dell’operaio a Carpaneto. Poi l'uomo venne arrestato il 7 settembre a Costa di Sariano di Gropparello. Le indagini furono condotte dai carabinieri e coordinate dal sostituto procuratore Chicca. Il legale dell’imputato, Mauro Pontini, aveva chiesto e ottenuto per il suo assistito il rito abbreviato condizionato da una perizia psichiatrica. La famiglia si era costituita parte civile con gli avvocati Paolo Lentini e Alida Liardo. Parte civile anche il Telefono Rosa con l’avvocato Monica Magnelli che sostituiva Mara Tutone.

DIFESA - Obiettivo della difesa di Sebastiani era quello di far escludere l’aggravante della minorata difesa, di ottenere la concessione delle attenuanti generiche e il riconoscimento di una attenuante comune per il fatto di aver fatto ritrovare il corpo, per la confessione resa e per la personalità di Massimo. Nulla di questo è stato accolto se non l’attuazione da parte del gup Modica di una dosimetria diversa da quella dall’accusa: 20 anni invece di 24. Sebastiani ottenne il rito abbreviato per la mancanza di aggravanti che avrebbero previsto l’ergastolo. L’imputato ha reso spontanee dichiarazioni in aula nella quali ha ringraziato il carcere per l’aiuto psicologico e psichiatrico che gli viene dato perché «vorrebbe uscire, alla fine della pena, un uomo diverso, rieducato e risocializzato».