Cronaca

Meno emissioni di gas serra e abbandono delle fonti fossili: la marcia per il clima

Una marcia per chiedere la riduzione delle emissioni di gas serra e per il progressivo abbandono delle fonti energetiche fossili: questi gli obiettivi della marcia per il clima che si terrà sabato 28 novembre alle 15

Un momento della presentazione

Una marcia per chiedere la riduzione delle emissioni di gas serra e per il progressivo abbandono delle fonti energetiche fossili: questi gli obiettivi della marcia per il clima che si terrà sabato 28 novembre alle 15. La partenza sarà davanti al liceo Respighi e l'arrivo in piazza Sant'Antonino. La mobilitazione sarà accompagnata dalle note della banda Ponchielli mentre all'arrivo ci saranno letture, musica e proiezioni in un "bosco urbano".

La marcia è stata organizzata in vista della conferenza di Parigi e vuole chiedere ed ottenere misure e impegni vincolanti ai Governi per la riduzione delle emissioni di gas serra e per l'abbandono delle fonti energetiche fossili mediante un accordo equo tra i paesi. Gli organizzatori chiedono anche più investimenti per una conversione ecologica del sistema produttivo e per il rilancio sostenibile dell’economia e dell'occupazione.

Alla presentazione dell'iniziativa hanno partecipato Giuseppe Castelnuovo, di Legambiente, l'assessore Cisini, l'assessore Piroli, Emanuela Calza della Cgil, Francesca Molinari di "Un’altra difesa è possibile". 

«La vera sfida – afferma Emanuela Calza della Cgil - è realizzare un modello di sviluppo sostenibile che porterebbe benessere sia per i lavoratori che per i cittadini. In questo modo è possibile anche un rilancio dell’economia e dell'occupazione».

Anche "Un’altra difesa è possibile" ha aderito alla marcia: «La nostra campagna vuole l’istituzione di un dipartimento di difesa civile non armata e non violenta – spiega Francesca Molinari di "Un’altra difesa è possibile" – Vogliamo ribadire la necessità di una nuova concezione di difesa e sicurezza. Le guerre hanno un grosso impatto sul clima anche per le emissioni. Inoltre il comparto militare è esentato dal comunicare le emissioni di gas climalteranti nell'atmosfera».


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