Cronaca

Minacciata di morte per i debiti del marito, condannati gli estorsori

Minacce di morte a una donna e ai suoi figli se non avesse pagato 100mila euro. Un marocchino e un egiziano patteggiano un anno e 10 mesi

Si erano rivolti a lei minacciando di morte lei e i figli se non avesse pagato i 100mila euro di debito dell’allora marito. Due uomini, accusati di tentata estorsione, hanno patteggiato, il 20 novembre, la pena di un anno, 10 mesi e 660 euro di multa, davanti al giudice per l’udienza preliminare Fiammetta Modica che ha emesso la sentenza dopo l’accordo tra il pm Matteo Centini e i difensori degli imputati. Per i due, la pena è stata sospesa. La vicenda era avvenuta lo scorso anno in un paese della Valnure. La donna (ora separata dal marito) aveva ricevuto la sgradita visita di due persone: un marocchino di 48 anni (difeso dall’avvocato Stefano Gnecchi) e un egiziano di 34 (difeso dall’avvocato Wally Salvagnini) i quali con modi rudi e minacciosi le avevano chiesto il denaro, frutto del mancato pagamento per lavori di giardinaggio mai saldati. La donna, assistita dall’avvocato Sara Stragliati con cui si è costituita parte civile, denunciò subito il fatto ai carabinieri di San Giorgio (guidati da Marco Dubrovich) facendo partire l’inchiesta. Il pm Centini svolse le indagini e chiese il giudizio immediato per i due imputati. La coppia scelse di patteggiare e oggi la vicenda è arrivata alla fine. Da questa situazione è nata, però, un’altra indagine, tuttora in corso, sulla presunta compravendita di documenti falsi (patenti, permessi di soggiorno).