Omicidio Bari, Iania arrestato: aveva già accoltellato l'ex moglie
Dopo notti passate in casolari abbandonati, Domenico Iania, presunto killer di Chiara Bradonisio, è stato arrestato. Aveva già accoltellato la ex moglie
UNA LUNGA FUGA PER L'ITALIA - La squadra mobile della questura di Piacenza, con i colleghi della mobile sezione omicidi di Bari, ha ricostruito nel corso di una conferenza stampa quello che potrebbe essere stato il percorso del killer dopo l'omicidio, avvenuto alle 6 di mattina di giovedì 8 luglio. Iania, dopo aver abbandonato la propria vettura (una Fiat Panda), avrebbe riguadagnato la via del Nord con mezzi di fortuna, con autobus e facendo l'autostop. Ma fino a sabato 10 luglio, ricostruisce la polizia, egli non sapeva di essere il maggior indiziato del delitto, anche perchè, queste sono state le sue parole una volta catturato, "non aveva intenzione di uccidere Chiara".
NOTTE IN UN PAGLIAIO; L'INTENZIONE DI COSTITUIRSI - Tra domenica e lunedì ha fatto ritorno in Val d'Arda. Ha dormito in casolari abbandonati, riparandosi dalla pioggia in un paglialio. Poi, secondo la ricostruzione della polizia, ha raggiunto Lugagnano, dove è stato visto da alcune persone. Sono state le segnalazioni decisive, lunedì 12 luglio. Ormai, però, già sapeva di avere le ore contate, avendo visto il suo nome sui giornali. Raggiunto Morfasso da Lugagnano ancora a piedi e in autostop, ha contattato un vicino, con l'intenzione di costituirsi. Qui, il conoscente, ha chiamato la polizia, ed è stato così catturato e arrestato nella notte del 12 luglio.
FORSE LA GELOSIA IL MOVENTE - Dalle prime sue dichiarazioni agli investigatori, sembra che il movente del delitto sia stata la gelosia. Iania, in contatto con Chiara Brandonisio solo attraverso la chat (e quindi Facebook) da qualche mese, non aveva sopportato la fine della loro relazione "virtuale". E così "aveva deciso di incontrarla". I due non si erano mai visti. Non è chiaro se fosse partito da Morfasso con l'intenzione di uccidere la ragazza, quindi con la premeditazione: di ciò si discuterà in sede processuale.