Cronaca

Omicidio Pierini, perizia psichiatrica su Gino Laurini

Gli psichiatri dovranno eseguire una perizia su Gino Laurini, figlio di Maria Grazia Guidoni, entrambi accusati dell'omicidio di Giuseppina Pierini avvenuto Pontenure il 3 luglio 2012. E' stato proprio il ragazzo a permettere di far ritrovare il corpo della nonna il 12 novembre 2015

Gino Laurini in tribunale

Stabilire se, al momento dei fatti, il giovane fosse in grado di intendere e di volere. E’ il quesito assegnato ai due psichiatri dal giudice per l’udienza preliminare, Adele Savastano nella mattina del 27 dicembre. Gli psichiatri dovranno quindi eseguire una perizia su Gino Laurini, figlio di Maria Grazia Guidoni, entrambi accusati dell’omicidio di Giuseppina Pierini (madre di Maria Grazia e nonna di Gino) avvenuto Pontenure il 3 luglio 2012. Il giovane, assistito dall’avvocato Sandro Nunzi (Foro di Grosseto), aveva visto accolta la propria richiesta abbreviato, condizionato alla perizia psichiatrica. Il legale ha sempre sostenuto che il giovane fosse stato in qualche modo soggiogato dalla personalità forte della madre. I due medici, Mario Mantero (di Milano) e Giacomo Filippini (Brescia), dovranno consegnare i risultati per la fine di marzo.

Ed è stato proprio il ragazzo - oggi in libertà, mentre la madre è ancora in carcere - a permettere di far ritrovare il corpo della nonna il 12 novembre 2015, in un bosco a Massa Marittima. Laurini, provato dal rimorso, raccontò ai carabinieri che cosa era avvenuto nell’abitazione di Pontenure tre anni prima. Secondo la procura, a povera Guidoni subì un tentativo di avvelenamento, venne soffocata, poi fu trasportata in auto fino a Massa Marittima. Le indagini dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Roberto Fontana, avrebbero poi accertato che lì si cercò di fare a pezzi il corpo. Alla fine, il cadavere di Pierini venne gettato in un dirupo, in una boscaglia, dove rimase per tre anni. Fino a quando i carabinieri, su indicazione di Laurini, non portarono alla luce le ossa dell’anziana. Una donna uccisa, secondo la procura, perché la figlia temeva di restare senza la pensione che Pierini percepiva. Al termine della perizia, il gup fisserà la data dell’udienza per il rito abbreviato (che consente lo sconto di un terzo della pena), mentre Maria Grazia Guidono affronterà i giudici e la giuria popolare della Corte di assise il 16 gennaio.


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