Cronaca

«Perché non riaprire centri sportivi ed estivi, se la situazione nei parchi cittadini è questa?»

Sono il papà di due bambini e abito nella zona di via Bozzini, a due passi dal Parco Anguissola che si trova fra via Pietro Cella e via Campesio. Tutti i pomeriggi l’area verde all’interno del parco viene invasa (il termine è quello corretto) da centinaia di persone che si ritrovano nello spazio non recintato dove rimangono senza alcun rispetto delle limitazioni attualmente in vigore. Ci sono bambini e ragazzini che arrivano da soli in bicicletta, senza essere accompagnati da alcun adulto, e che iniziano a giocare a calcio: nel pomeriggio di sabato addirittura ho visto due “partite” in contemporanea con almeno una trentina di ragazzi impegnati sotto gli occhi al massimo di tre-quattro adulti. Poi ci sono interi nuclei famigliari che si siedono e chiacchierano senza rispettare le distanze, mentre i gradoni che delimitano la piccola piazzetta sono diventati ritrovo di altre decine di ragazzi. L’area di sgambamento cani adiacente, che dovrebbe essere chiusa, viene regolarmente frequentata visto che è sufficiente togliere due assi di legno che (in teoria) chiudono lo spazio riservato agli animali per entrare.

In tutta la zona non c’è un solo cartello in cui si spieghi che sono vietati gli assembramenti; nel pomeriggio di ieri, di fronte a una vera e propria “invasione”, ho telefonato alla Polizia Locale chiedendo se fosse possibile un controllo verificando che fosse tutto in regola. L’addetta in modo molto gentile mi ha spiegato che sarebbe passata un’auto per controllare la situazione, ma fino a dopo le 20, quando le persone se ne sono andate, non si è visto nessuno. Pensare che sarebbe sufficiente qualche passaggio al giorno (anche solamente un paio) per far capire che l’area è controllata riducendo di conseguenza assembramenti che, almeno a quanto ci dicono, sarebbero ancora da evitare.

Mi chiedo due cose: come faccio a spiegare ai miei figli che loro non possono andare al parco con gli amici quando guardano fuori dalla finestra e vedono centinaia di persone nell’area e sedute sulle panchine?

A questo punto non sarebbe meglio riaprire scuole, centri sportivi e centri estivi? Almeno i ragazzi sarebbero controllati invece di giocare senza rispettare alcuna regola di distanziamento.

Lettera firmata