Cronaca

Pontedellolio, Callegari: «Gravi violazioni sugli appalti per la scuola media»

Il consigliere di minoranza attacca il bando promosso dal Comune di Pontedellolio per la scuola media e ne chiede la revoca. «Evitiamo future vertenze giudiziarie e danni all’immagine del Comune»

Fabio Callegari

«Le scuole medie di Ponte dell’Olio - spiega il consigliere comunale di minoranza del gruppo "Pontolliesi con Peroni" Fabio Callegari -, come prevedibile, rappresentano ancora una volta il terreno di scontro tra il sottoscritto e la maggioranza consiliare guidata dal Sindaco Sergio Copelli. Questa volta il casus belli è rappresentato dal bando pubblicato dal Comune di Ponte dell’Olio per la redazione di un progetto, definitivo ed esecutivo, per l’ampliamento e l’adeguamento sismico delle scuole medie A. Vaccari. Secondo la mia opinione, infatti, il bando presenta notevoli criticità che mi hanno convinto ad inviare una diffida al Comune di Ponte dell’Olio mediante la quale chiedo, nell’interesse del Comune, la revoca del bando.

Ritengo che vi sia, quanto meno, un abuso della procedura di sponsorizzazione cui ha fatto ricorso l’ente comunale. La procedura di sponsorizzazione – disciplinata dall’art. 26 del c.d. Codice Appalti – è finalizzata ad incentivare il recupero di strutture dotate di un certo interesse storico/culturale. Il meccanismo normativo prevede che il professionista rediga un progetto in cambio di potersi avvantaggiare della pubblicità derivante dalla realizzazione dell’opera stessa.

Le criticità, nel caso di specie, appaiono più d’una. Innanzitutto emerge che l’edificio in questione non sia dotato di alcuna rilevanza storico o culturale. Trattasi, infatti, di un edificio costruito – peraltro male – verso la fine degli anni ’50. Secondariamente si deve evidenziare che l’importo previsto per la realizzazione dei lavori supera il milione di euro. Il bando in questione, invece, prevede che il progetto venga realizzato sostanzialmente gratuitamente salvo un rimborso spese massimo di circa sei mila euro. Siffatta impostazione, risulta evidente, esula dallo schema previsto dall’art. 26 del d.lgs. n. 163/2006 e risponde, semmai, a mere esigenze di contenimento dei costi tecnici da parte del Comune di Ponte dell’Olio. Inoltre, non può non sottolinearsi che queste scelte scellerate non solo sono censurabili in punto di diritto ma anche da un punto di vista politico.

È evidente a chiunque, infatti, che nessun professionista serio e competente potrà partecipare a tale gara. Non solo. Sorge, in modo più che legittimo, il dubbio che dietro a tale operazione si nascondano modalità di remunerazione dell’attività professionale richiesta poco trasparenti ed idonee a ledere, gravemente, l’onorabilità delle professioni di Architetto ed Ingegnere. Per queste ragioni ho inviato un invito/diffida al Comune di Ponte dell’Olio mediante la quale chiedo la revoca del bando, in via di autotutela, onde evitare future vertenze giudiziarie o, nella migliore delle ipotesi, un grave danno d’immagine per il Comune stesso. Mi auguro che simili iniziative siano al più presto intraprese dagli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri».


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