Cronaca

Presidio delle forze dell'ordine alla Caritas e vigilanza interna: da sabato riapre la mensa

Il tavolo in prefettura sulla chiusura della mensa della Fraternità. Il direttore Idda: «Stiamo anche predisponendo un regolamento che verrà affisso all’esterno. Dovrebbero essere ovvietà ma a quanto pare è purtroppo necessario ribadirle»

Controlli congiunti da parte delle forze dell’ordine e della polizia locale con soste delle pattuglie negli orari di ingresso e distribuzione dei pasti, ricerca di soluzioni per ripristinare il servizio (in questi giorni svolto solo con l'asporto dei pasti ) ed eventuale ricorso a portierato o guardie giurate. E’ quanto deliberato nella giornata del 27 marzo in prefettura dal Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica circa la chiusura della mensa della Caritas in via San Vincenzo. La decisione, sofferta, era arrivata dopo innumerevoli episodi di violenza e di aggressione e per l’impossibilità di riuscire a garantire la sicurezza degli operatori. Al tavolo hanno partecipato il sindaco Katia Tarasconi, l’assessore al Welfare Nicoletta Corvi, Mario Idda, direttore della Caritas Diocesana, i vertici della questura, dell’Arma e della finanza. Le azioni programmate sono quindi più controlli e la ricerca, da parte di Caritas con il supporto del Comune, di soluzioni organizzative al fine di ritornare all’ordinaria erogazione del servizio, anche mediante l’eventuale ricorso a forme di sicurezza interna sussidiaria (servizi di portierato e guardie giurate) e un più stretto rapporto con le forze di Polizia al fine di isolare singoli individui violenti.

LA NOTA DI COMUNE DI PIACENZA E CARITAS

Riaprire la mensa della Caritas diocesana a partire dal pranzo di questo sabato su due turni, 11,30 e 12,30, per poi - dalla domenica di Pasqua in avanti - tornare all’apertura regolare di un servizio indispensabile per i più bisognosi, che al momento sarà limitato solo al pranzo e con l’eventuale presenza di addetti alla vigilanza che garantiscano la sicurezza di ospiti e volontari.

E’ l’intenzione condivisa nella mattinata del 27 marzo in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito, come ogni settimana, al Palazzo del Governo di via San Giovanni. L’ordine del giorno prevedeva, tra i vari punti, di affrontare anche il delicato tema della sicurezza all’interno della Mensa della Fraternità di via San Vincenzo alla luce di alcuni episodi che hanno visto protagonisti ospiti particolarmente agitati e violenti. Episodi che nei giorni scorsi hanno spinto il direttore della Caritas a sospendere il servizio mensa, poi parzialmente riattivato il 26 marzo, con la distribuzione di borse viveri presso il centro Il Samaritano di via Giordani; distribuzione che si è svolta anche nella giornata di oggi a pranzo con l’ausilio della Polizia locale e lo stesso avverrà anche domani.

Decisione difficile, quella di chiudere la mensa per i più poveri, ma «motivata dalla difficoltà di garantire l’incolumità sia degli ospiti sia dei volontari che ogni giorno si rendono disponibili per i bisognosi». Così ha spiegato il direttore Idda che, fin da subito, aveva chiesto un confronto con le istituzioni per gestire una situazione divenuta particolarmente complessa.

«Abbiamo raccolto immediatamente la segnalazione di Caritas – spiega Tarasconi – e, oltre a un doveroso appello al senso di responsabilità e di civiltà rivolto a tutti, ci siamo subito attivati per capire come poter fare la nostra parte in collaborazione con le istituzioni del territorio». «Il problema di persone violente – aggiunge l’assessore Corvi - magari sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, è un problema vasto e complesso. E il Comune, anche quando si tratta di persone in carico ai Servizi sociali, non ha l’autorità per poterne limitare la circolazione. Ciò che potevamo fare in questa fase era mettere a disposizione la Polizia locale per presidiare il servizio di distribuzione di borse viveri, che è assolutamente indispensabile per far fronte alle esigenze di chi ha realmente bisogno, ed è ciò che abbiamo fatto».

Una soluzione “tampone” che ha garantito il pranzo in questi giorni ma che non può che essere provvisoria. La riunione odierna del Cosp ha consentito di affrontare il tema alla presenza di tutte le istituzioni coordinate dal prefetto e ha portato a un piano operativo preciso che prevede anche il coinvolgimento delle forze di polizia. «Come Comune – prosegue il sindaco – abbiamo concordato la piena disponibilità della Polizia locale a operare in sinergia con le forze dell’ordine coordinate dal questore Ivo Morelli nel mettere in campo controlli congiunti nei pressi della mensa di via San Vincenzo, soprattutto durante gli orari in cui è attivo il servizio mensa. E ciò al fine di individuare e isolare soggetti potenzialmente in grado di creare problemi di sicurezza».

«Stiamo anche predisponendo un regolamento che verrà affisso all’esterno della mensa - aggiunge il direttore della Caritas Mario Idda - e che di fatto consiste nel chiarire nero su bianco che al servizio non potranno accedere ospiti in condizioni di alterazione, ubriachi o sotto l’effetto di stupefacenti, e che chiunque dovrà rispettare le normali regole di convivenza civile e pacifica. Dovrebbero essere ovvietà ma a quanto pare è purtroppo necessario ribadirle. Ed è altrettanto necessario, visto ciò che è accaduto, che venga attivato un servizio di sicurezza interna aggiuntiva, magari con istituti di vigilanza privata, ed è ciò a cui stiamo lavorando proprio in queste ore anche grazie al supporto del sindaco di Piacenza». «Parallelamente – conclude l’assessore Nicoletta Corvi - prosegue il lavoro già in atto da parte dell’equipe promossa dal Comune di Piacenza con Ausl e Caritas al fine di monitorare le situazioni più problematiche, concordare azioni preventive e di supporto ed eventualmente segnalare casi specifici alle forze dell’ordine quando necessario».


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