Problema sicurezza, Sap: «Colpa della politica. Ora aiutateci ad aiutarvi»
Il segretario Passavanti: «Per aiutare i cittadini non ci resta che chiedere la loro collaborazione, per cercare di facilitare l’opera delle poche pattuglie che vengono dislocate quotidianamente sul territorio segnalando tempestivamente ogni anomalia ai numeri di emergenza pubblica»
«Sicurezza: una parola dal significato molto caro, a tutti. Una definizione che dovrebbe garantire tranquillità ad ogni componente della nostra comunità. Una parola che ha riempito la bocca di molti esponenti politici durante le campagne elettorali ma, attualmente, rimane un termine privo di significato, di contenuti, poiché la classe politica dopo le elezioni ha operato pesanti tagli alle infrastrutture, ai fondi, colpendo il personale delle forze di polizia, penalizzando inevitabilmente l‘efficienza dei servizi resi ai cittadini, eludendo quel diritto primario censito dalla Costituzione (art. 2 - La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale)». Lo scrive, in una nota, il segretario provinciale del sindacato di polizia Sap di Piacenza, Ciro Passavanti (in foto).
E ancora: «Non nascondiamoci: siamo il “ventre molle” dell'Europa. È possibile anche desumerlo dagli sbarchi che si susseguono con una frequenza impressionante nonostante la Spagna sia molto più vicina al continente africano: coincidenza? Migliorare l’attuale situazione è sicuramente possibile, però servono fatti concreti: le risorse umane, in primis. Siamo consci del grave momento, delle difficoltà che affliggono il Paese e quindi, per aiutare i cittadini non ci resta che chiedere la loro collaborazione, per cercare di facilitare l’opera delle poche pattuglie che vengono dislocate quotidianamente sul territorio segnalando tempestivamente ogni anomalia ai numeri di emergenza pubblica. Aiutateci ad aiutarvi: questo sostanzialmente sarà lo slogan delle iniziative che il nostro sindacato sarà costretto ad intraprendere prossimamente».