Cronaca

Rapinavano prostitute fingendosi poliziotti, arrestato "piacentino"

Operazione della questura di Alessandria in collaborazione con quella piacentina. Arrestati due fratelli, Danilo Fazio e Fiorenzo Fazio: uno risiede a Piacenza. Rubavano in casa a prostitute fingendosi poliziotti

Prima concordavano un appuntamento, fingendosi clienti. Poi, all'orario pattuito, si qualificavano come poliziotti, mostrando un tesserino finto per non meglio precisate perquisizioni. Le prostitute li facevano entrare e loro, con forza, le immobilizzavano: rubavano tutto quello che capitava sotto mano. Così, questa mattina, sono stati individuati e arrestati per rapina Danilo Fazio e Fiorenzo Fazio dalla questura di Alessandra, in collaborazione con gli uffici di Piacenza e Lodi.

4 COLPI ACCERTATI E FORSE ALTRI - I due sono fratelli (27 e 25 anni) e sono della provincia di Catanzaro: Fiorenzo risiede a Piacenza, dove, tuttavia, non ha un'occupazione fissa. Danilo Fazio è guardia giurata. Sono ritenuti responsabili di quattro rapine (due ad Alessandria e due a Mestre); tuttavia non si escludono altri colpi, sempre a danni di prostitute, in tutto il Nord Italia, a Piacenza, Milano, Asti, Mantova, Modena. I due, infatti, è probabile che facessero parte di un gruppo malavitoso dedito a questo tipo di reato.

"POLIZIA": MA POI PICCHIAVANO LE PROSTITUTE - Il modus operandi, come detto all'inizio, è sempre stato il medesimo: venivano colpite principalmente prostitute cinesi, probabilmente irregolari, consapevoli del fatto che, data la loro situazione, poi non avrebbero denunciato la cosa alle forze dell'ordine. Si fingevano clienti, prendevano appuntamento; sotto l'appartamento, poi, "diventavano" poliziotti, mostrando un tesserino falso. Una volta in casa, a volte anche usando violenza, le rinchiudevano nelle stanze oppure le obbligavano a stare ferme, mentre rubavano tutto quello che riuscivano ad arraffare. Si parla di bottini variabili tra i 200 e 1.000 euro per volta. Poi si dileguavano.

LE INDAGINI PROSEGUONO - Ora si trovano in carcere, con l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Alessandria. Un fratello alle Novate e l'altro nel penitenziario di Alessandria. Sono state effettuate poi perquisizioni nelle loro abitazioni per trovare ulteriori elementi utili alle indagini e proseguire l'attività investigativa.


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