Cronaca

San Nicolò, presi e denunciati "professionisti" dell'assegno a vuoto

In pochi mesi, con una ditta fittizia, avevano acquistato materiale da rivendere per 500mila euro: tutti gli assegni, postdatati, erano su conti vuoti. L'ultima truffa: una cisterna da 2.700 euro presa da una ditta piacentina

In pochi mesi avevano creato dal nulla un'azienda fittizia con non meglio imprecisati compiti. Compravano di tutto da altri grossisti e pagavano con assegni postdatati: titoli di credito che, in tempo di crisi, nessuno rifiutava. L'ultimo "colpo" a San Nicolò: una cisterna da 3mila litri per gasolio presa da una ditta del luogo. Ma l'assegno era appoggiato a un conto completamente prosciugato.

Sono stati scoperti e denunciati, così, dai carabinieri di San Nicolò un reggiano e un pistoiese con diversi precedenti penali, che da tempo avevano "impiantato" questa fiorente attività. Compravano con assegni postdatati e non riscuotibili, e poi scomparivano. L'azienda della Val Tidone, infatti, li aveva cercati a lungo per chiedere spiegazioni, ma a nessun numero di telefono, a nessuna mail e a nessuna casella di posta rispondevano. La ditta fittizia aveva una fantomatica sede a Modena, nella quale non c'era nulla.

Sembra che abbiamo compiuto truffe per oltre 500mila euro, comprando materiale che poi, presumibilmente, veniva rivenduto. Ma sono stati rintracciati dopo attente indagini e riconosciuti in foto dalle vittime che avevano proceduto alla denuncia. Per loro, dunque, è scattato il deferimento all'autorià giudiziaria.


Si parla di