Cronaca

Gerbido, trovati resti di galline torturate e amputate di ali e testa

Galline uccise con un coltellaccio da cucina, decapitate, amputate delle zampe e delle ali, contornate da misteriosi ceri e da altri simbolici. Due ritrovamenti in città. Riti propiziatori?

Galline uccise con un coltellaccio da cucina, decapitate, amputate delle zampe e delle ali, contornate da misteriosi ceri e da altri simbolici e misteriosi particolari. E' davvero inquietante lo scenario che ieri mattina si è presentato per ben due volte agli agenti della questura, che hanno ritrovato in due punti della città i resti di quello che potrebbe apparire come un rito magico o propiziatorio.

SCENA MACABRA - Difficilmente qualcosa di riconducibile al momento - secondo la questura - all'ambiente satanico, ma tuttavia abbastanza particolare da convincere la squadra mobile ad andarci a vedere a fondo. Il primo ritrovamento dei resti di una gallina uccisa è avvenuto ieri mattina presto nei pressi della rotonda all'incrocio con strada Nizzolaro, a Gerbido. Qui alcuni residenti di passaggio in auto hanno notato quelle stranezze per terra e hanno chiamato il 113. Sul posto la volante e la scientifica che ha fotografato i resti di due galline (una bianca e una rossa) che erano state decapitate e amputate delle zampe e delle ali.

SANGUE VICINO ALLE GALLINE - Vicino, anche una ciotola di porcellana con dentro del sangue, e tutto intorno dei piccoli ceri e dei sigari spenti. Emblematica anche la presenza di due piatti con della crusca. Stesso scenario (con una gallina morta invece di due) all'incrocio tra via Portapuglia e via dell'Orsina: anche in questo caso, oltre alla carcassa del volatile e ai suo resti sparsi lì intorno, c'erano le candele, i sigari, la ciotola con il sangue e e la crusca. Gli agenti hanno fotografato tutto, e ora gli atti sono al vaglio degli esperti della squadra mobile che però al momento escludono quasi sicuramente la matrice satanista.


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