Cronaca

Sbraita davanti alla caserma dei carabinieri: sanzionato

Un cittadino albanese, questa notte, da solo si è cacciato "nella tana del lupo": convinto di aver subito un'ingiustizia per il ritiro della patente, ha più volte suonato al comando di viale Beverora, sbraitando e chiedendo che fosse fatta giustizia. Nonostante un primo richiamo è ritornato, ma stavolta non l'ha passata liscia: sanzionato per ubriachezza

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a fatto, in pratica, tutto da solo. Quando si dice "finire nella tana del lupo". Riavvolgiamo il nastro della scena di stanotte. Ore 2, in viale Beverora. Buio pesto, nessuno in giro. Un albanese del '44, completamente brillo, suona insistentemente al comando provinciale dei carabinieri. Urla e sbraita. Dice di aver subito un'ingiustizia, di voler parlare col comandante, di voler entrare in caserma. I militari mandano fuori una pattuglia per sapere i motivi di tale foga.  

Secondo l'uomo, pregiudicato, la polizia stradale gli avrebbe ingiustamente ritirato l'auto e sequestrato la macchina per guida in stato di ebrezza. I militari s'armano di pazienza, gli dicono di tranquillizzarsi, che non sono nè il modo nè il luogo per protestare. L'albanese, così, s'allontana.

Ore 3 e 55. Seconda carica. Lo straniero ritorna, ancora brillo, citofonando a più non posso. Minaccia di chiamare il proprio avvocato qualora le sue richieste non siano accolte. Ma uomo avvisato, mezzo salvato. I carabinieri, stavolta, lo invitano sì dentro la caserma, ma per sanzionarlo per ubriachezza molesta.    


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