Ville di lusso con piscina "gratis", sequestrato un milione di euro a due famiglie rom
La guardia di finanza ha sequestrato due maxi ville con piscina e nove auto a due famiglie rom residenti a Cadeo: «Giostrai in nero e pregiudicati senza mai aver dichiarato nulla al fisco vivevano nel lusso senza pagare utenze e servizi»
Vivevano in due maxi ville "fantasma" costruite nel 2005 e mai accatastate. In dieci hanno non hanno mai pagato luce, gas e acqua eppure le case, con finiture di pregio, erano dotate di ampi giardini e addirittura di una piscina. Vivevano al di sopra delle proprie possibilità economiche sulla carta ma di fatto riuscivano a permettersi uno stile di vita a dir poco lussuoso con la sola attività di giostrai, anc'essa svolta in nero. La guardia di finanza di Piacenza, al termine di indagini durate un anno, nella mattinata del 6 dicembre, ha sequestrato beni mobili ed immobili (due ville e nove auto) per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro a due famiglie di giostrai di origine rom residenti in via Quaglia a Cadeo. Il sequestro potrebbe diventare confisca nei prossimi tempi.
Il provvedimento, disposto dal tribunale di Piacenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, giunge al
Il blitz dei militari del nucleo di polizia tributaria, è scattato nella mattina del 6 dicembre con l'ausilio anche dei baschi verdi. Nelle due case si trovavano 14 persone tra cui due bambini, che non hanno opposto resistenza ma si sono detti stupiti. I militari hanno potuto verificare come le case fossero extra lusso ma che a dispetto di tutte le finiture di pregio e dei mobili costosi, l'allaccio della luce era effettuato con cavi scoperti collegati a un attacco per camper e roulotte posto al di fuori delle abitazioni. L'allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica garantiva poi consumi elevati a costo zero. Un'operazione molto pericolosa, hanno dichiarato. Le ville erano state costruite nel 2005 e finite nel 2009 in totale abusivismo e non sono mai state accatastate: non c'è traccia di loro nel comune di Cadeo, pertanto non hanno quindi mai pagato oltre alle utenze, tutti quei servizi erogati. E proprio su questo le fiamme gialle stanno ancora indagando.
«I risultati ottenuti dall'perazione confermano il costante impegno della guardia di finanza, in perfetta sinergia con l’autorità giudiziaria piacentina, nel contrasto delle attività illecite. Rappresentano uno stimolo concreto a proseguire sulla strada delle misure di prevenzione quale strumento di contrasto all’illecito accumulo di patrimoni illeciti nella nostra provincia e all’immissione di denaro di provenienza illecita nei circuiti legali dell’economia», hanno dichiarato i militari durante la conferenza stampa