Cultura

Al via il “Festival della cultura della libertà” con il professor Francesco Forte

Con l’anteprima di venerdì pomeriggio, ospite il prof. Francesco Forte, ha preso il via a Palazzo Galli-Banca di Piacenza, la seconda edizione del “Festival della cultura della libertà- Nuove frontiere, nuove sfide”

FOTO DI ALESSANDRO BERSANI

Con l’anteprima di venerdì pomeriggio, ospite il prof. Francesco Forte, ha preso il via a Palazzo Galli-Banca di Piacenza, la seconda edizione del “Festival della cultura della libertà- Nuove frontiere, nuove sfide”, il cui inizio è sabato 27  gennaio alle 10,30 con i saluti introduttivi dell’avv. Corrado Sforza Fogliani, del sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri e del direttore del quotidiano Il Foglio Claudio Cerasa.

Il dottor Francesco Forte è nella terza età avanzata, ma gli anni non hanno minimamente scalfito la sua lucidità di pensiero espressa nei suoi scritti di economia, nella docenza universitaria in Italia e in America, (tra l’altro nel 1961 ha vinto il concorso di cattedra in Scienza delle finanze e viene chiamato da Luigi Einaudi a succedergli presso le facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche dell’Università di Torino); è stato senatore e ministro della Repubblica italiana, consulente di imprese, presidente di istituzioni: è autore o coautore di oltre 50 volumi di opere scientifiche e di diverse centinaia di saggi economici in italiano e inglese, in riviste e quotidiani italiani e internazionali. Intellettuale libero e irregolare, più volte ministro e sottosegretario, sempre al vertice di posti chiave, giornalista, accademico, economista.

Sala Panini gremita e manifesti consensi per il dialogo del professore con l’avv. Corrado Sforza Fogliani, il quale evidenzia come Forte conobbe e frequentò i piacentini avv. Pietro Nuvolone, il sociologo Francesco Alberoni, il prof. Gianfranco Galizzi della Facoltà d’Agraria e l’alto funzionario del ministero dei lavori Pubblici Domenico Cacopardo: quattro tra le numerose personalità descritte o richiamate nel libro “A onor del vero” (Rubettino editore), autobiografia politica e civile del prof. Forte, raccontata con la semplicità di chi non vuole celebrare alcunché, ma fornire “da un punto mobile, un po' lontano”, i trascorsi dell’autore e un'istantanea fedele dell'Italia intera, dal sorgere del Fascismo ad oggi. Un’opera, ha proseguito Sforza Fogliani, che costituisce un’antologia di eventi dando tante spiegazioni che nessun altro saggio o inchiesta giornalistica ha svelato. Le successive domande attraversano le 456 pagine del volume nelle quali Forte compie una lunga cavalcata nella storia di quasi un secolo. Un'autobiografia vigorosa e ricca, la cui forza maggiore è nella qualità delle informazioni di prima mano raccontate con passione e affilata ironia.  Scorrono eventi lineari e vicende più intricate della nostra democrazia. Avvenimenti e uomini che hanno segnato in maniera indelebile la storia degli ultimi decenni: l’uccisione di Mussolini e della Petacci, i fatti premonitori dell’”incidente“ all’aereo di Enrico Mattei”, l'ENI, Pier Paolo Pasolini, Roberto Calvi, Bettino Craxi, Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano. E ancora le Brigate Rosse e l’omicidio di Aldo Moro, Margaret Thatcher, il presidente americano Ronald Reagan e vicende nelle quali hanno avuto una parte da comparsa o da protagonista le oltre trecento persone annotate nell’elenco dei nomi.


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