Cultura

Pronto Silvio? Antonio Cornacchione approda a Piacenza

Un’ora e mezza di confronto strabico con la realtà italiana, raccontata da Cornacchione e musicata da Carlo Fava, solida figura del teatro canzone, amabile chansonnier, campione italiano in carica degli imitatori di Joseph Ratzinger. Al Politeama, venerdì 3 aprile ore 21

A

ttesissimo, venerdì 3 aprile, Antonio Cornacchione farà ridere il pubblico con le sue satire. Le telefonate di Berlusconi non sono che uno degli ingredienti dello spettacolo. Un’ora e mezza di confronto strabico con la realtà italiana, raccontata da Cornacchione e musicata da Carlo Fava, solida figura del teatro canzone, amabile chansonnier, campione italiano in carica degli imitatori di Joseph Ratzinger. I due complici duettano su massimi e minimi sistemi, rileggendo con ironia i tempi curiosi che andiamo vivendo.

Le borse crollano? Fava le esorcizza eseguendo “La mia banca suona il crac”. La violenza aumenta? Cornacchione racconta come e quando affrontare i teppisti: facendosi menare. Alitalia cambia di mano? Lo spettacolo rivela i programmi della cordata e quando si stringerà al collo di chi ci lavora.

  I due complici duettano su massimi e minimi sistemi, rileggendo con ironia i tempi curiosi che andiamo vivendo  

Temi di scottante attualità, trattati con lo sghignazzo complice di due vecchi amici (tre, contando Silvio) che si cantano addosso lavorando sui rispettivi difetti. Così Antonio insegna a Carlo come uscire dalla nicchia della musica d’autore – basta rasarsi i capelli come Max Pezzali – e Carlo sussurra ad Antonio i segreti della seduzione: voce bassa e spararle grosse. Meglio se con la musica giusta.

“Satire liriche” è una serata di fuga dall’attualità, semplicemente affrontandola. Ma di lato. Per chi sa che la flessibilità nel lavoro è la richiesta di mettersi a novanta gradi. Che la posizione della chiesa sugli anticoncezionali è “l’uomo sul letto e la donna a duecento chilometri di distanza”. Che se la Carfagna fa il ministro, allora il pupazzo Five è la figura più discriminata del secolo. Per chi, in fondo, sa che nei periodi più bui è sempre confortante accendere la luce e scoprire il volto di un buffone. Magari con un pianista di fianco.

“Satire liriche”: notizie, sesso, canzoni, fannulloni, religione, telegiornali, fotografie. Non necessariamente in quest’ordine.



Si parla di