Cna, si discute dei nuovi adempimenti per gli impianti termici
Nella sede del Cna un partecipato convegno sulla normativa regionale ha illustrato alcune novità
Erano circa un centinaio gli addetti ai lavori - tra elettricisti, impiantisti e termotecnidi - che l’altra sera hanno partecipato al convegno sulla nuova normativa regionale in materia di impianti termici. L’incontro, promosso da CNA Installazione e Impianti, ha fatto luce sulla Delibera N. 1578 della Regione Emilia Romagna, pubblicata nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale, che ha introdotto profonde ed importanti modifiche nell’ambito delle attività di manutenzione e controllo di impianti di riscaldamento, condizionamento, di cogenerazione e di teleriscaldamento. Dopo i saluti introduttivi del presidente provinciale di CNA, Dario Costantini, e del presidente dell’Unione Installazione e Impianti, Massimiliano Barilli, hanno preso la parola Moreno Barbani, responsabile regionale di CNA Installazione e Impianti, Paolo Zancani e la dottoressa Rossi dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Piacenza. «La nuova normativa regionale - ha detto Barbani - che dovrebbe presto essere integrata da altre disposizioni, introduce un nuovo modello di libretto d’impianto, nuovi rapporti tecnici di controllo, il catasto regionale degli impianti termici e un libretto cartaceo semplificato. Novità che, ovviamente, incideranno sull’attività di manutentori e installatori imponendo adempimenti al di fuori di quanto previsto dalle disposizioni nazionali». Barbani si è soffermato in particolare sul nuovo libretto d’impianto regionale che sostituirà a tutti gli effetti quello ministeriale, e che dovrà contenere dati utili alla univoca individuazione dell’impianto e essere rilasciato per ogni singolo e distinto impianto presente all’interno di un’unità immobiliare. Da parte degli altri relatori è stata invece sottolineata, fino all’emendazione del regolamento complessivo prevista per la primavera del 2015, la possibilità di compilare libretti cartacei, anziché in forma elettronica come previsto dalla Delibera regionale, e di consegnare agli enti preposti il Rapporto tecnico di controllo sempre in forma cartacea».