Economia

Coldiretti alla Regione: manteniamo una filiera tutta italiana

Mentre si rafforza il Presidio degli allevatori al Brennero, appello degli imprenditori agricoli alla Regione: proteggiamo il made in Italy agroalimentare, del quale l’Emilia Romagna ha la leadership con prodotti famosi in tutto il mondo. Costruiamo una filiera tutta italiana

S

alvaguardare le produzioni agricole italiane dalla concorrenza sleale di importazioni anonime che, una volta arrivate nel nostro Paese, si trasformano spesso in prodotti italiani. E’ quanto hanno chiesto i mille produttori di Coldiretti che ieri, 21 luglio, hanno manifestato davanti alla sede della Regione Emilia Romagna a sostegno della mobilitazione degli allevatori che presidiano il valico del Brennero. Ottenere la tutela del made in Italy con l’etichettatura obbligatoria dell’origine dei prodotti agricoli e agroalimentari.

Una delegazione di imprenditori, guidata dal presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello, ha incontrato il governatore della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, e gli assessori all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, e alla Politiche della Salute, Giovanni Bissoni, ai quali ha presentato le proposte di Coldiretti per l’agricoltura italiana.

Nel 2008, in Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – hanno chiuso i battenti 1.599 aziende agricole, più del doppio dell’anno precedente, quando secondo i dati del registro delle imprese dell’Unioncamere, il calo era stato di 701 aziende. La chiusura delle imprese è sintomatica di una situazione di difficoltà che coinvolge trasversalmente tutti i settori agricoli a livello regionale e nazionale a causa delle drastiche riduzioni dei prezzi alla produzione.

  Maggiore trasparenza in filiera ed etichettatura obbligatoria a tutela del Made in Italy  

In un anno, si è avuto un crollo del 33,3% per i cereali, del 14,7% dei prodotti lattiero caseari, del 21,7% per la frutta. Non è difficile capire perché tante aziende agricole emiliano romagnole sono costrette a chiudere i battenti. Il problema principale – sottolinea Coldiretti – è che le produzioni italiane si trovano a dover concorrere con prodotti d’importazione di qualità inferiore e di provenienza incerta, che sugli scaffali di vendita non sono più distinguibili dai prodotti nazionali.

I produttori emiliano romagnoli, rivolgendosi ai vertici regionali, hanno chiesto una maggiore trasparenza lungo tutta la filiera agroalimentare italiana ed una legislazione che renda obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine per tutti i prodotti: solo questo, secondo Coldiretti, può dare al consumatore un’informazione adeguata sulla reale natura e provenienza del prodotto acquistato e, quindi, una reale libertà di scelta.

Coldiretti, per il settore del latte, in sintonia con gli allevatori che presidiano il Brennero, i produttori hanno chiesto che le Aziende Sanitarie Locali rendano pubblici tutti i dati e i nomi delle aziende che importano latte in Italia, regione per regione.


Si parla di