Economia

Verdi agricoltore, testimonial d’eccezione per il territorio in vista di Expo 2015

Convegno alla Facoltà di Agraria di Piacenza in occasione dei festeggiamenti per il bicentenario della nascita del “cigno di Busseto”

Un momneto dell'incontro

Nell’epoca in cui l’agricoltura piacentina si acculturò, passando dalla fase estensiva a quella intensiva e puntando sull’innovazione, Giuseppe Verdi, genio dell’armonia musicale, amò talmente tanto l’attività imprenditoriale agricola, da poterne esserne definito “un poeta” ed oggi, in vista di Expo 2015, a duecento anni dalla nascita, può assolutamente essere ascritto a straordinario testimonial del nostro territorio e di ciò che da un punto di vista culturale, paesaggistico e nella produzione agro-alimentare esso rappresenta.

Anche l’Università Agraria di Piacenza, erede naturale di quelle cattedre ambulanti di agricoltura che per quasi un secolo rappresentarono la più importante istituzione di istruzione agraria rivolta ai piccoli agricoltori, con l'apporto delle istanze più avanzate degli ambienti intellettuali e dal mondo della docenza, tesa a diffondere ed applicare le conoscenze agronomiche al mondo rurale, ha voluto dedicare un convegno al Verdi agricoltore cui hanno partecipato alcuni esperti che hanno focalizzato questa straordinaria passione del Maestro, attraverso aspetti storici e tecnici inerenti questa attrazione, talmente intensa da portare Verdi ad investire gran parte dei suoi guadagni nella terra, tanto che acquistò aziende agrarie nel territorio piacentino, ed in parte parmense, per oltre 700 ettari e partecipando in prima persona, con la passione e la dedizione di un autentico figlio di questa provincia in cui era nato, alla loro gestione agronomica ed economica.

Dopo il saluto del preside della Facoltà di Agraria Lorenzo Morelli che ha ripercorso brevemente la “musica agraria” di Verdi, a sottolinearne la passione contestualizzata nel contesto innovativo che contraddistinse questo periodo, è stata la volta di Francesca Ponti, funzionaria regionale che ha focalizzato le iniziative portate avanti dall’assessorato all’Agricoltura regionale che coinvolgono le quattro facoltà di Agraria operanti nella Regione.

Michele Stanca dell’Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia, con la consueta ed accattivante verve espositiva che sempre caratterizza le sue esposizioni scientifiche, ha ricordato che nella passione di Verdi per la campagna, “c’è qualcosa di più dell’agricoltore che punta al guadagno; addirittura, come si evince dalla testimonianze, tale esercizio, sempre basato sull’innovazione, è sentito come un dovere morale, come lo fu in altri grandi uomini del tempo, da Cavour, a Manzoni, fino a Ricasoli. L’artista in Verdi  si accompagna all’agricoltore; egli produceva, di conserva, armonia e produzione agricola, un vero poeta dell’agricoltura”.

Daniela Morsia della Biblioteca Passerini Landi di Piacenza, attraverso numerose testimonianze documentali, ha sottolineato le peculiarità dell’agricoltura piacentina del periodo, evidenziando quanto Verdi si circondasse di collaboratori tecnici per la gestione del suo notevole patrimonio terriero, impegnandosi in prima persona in intense “giornate di affari, di cifre e di conti”, mentre Ilaria Dioli del Laboratorio di Economia locale della Cattolica di Piacenza si è intrattenuta sulle abitudini alimentari del Maestro, evidenziandone la straordinaria passione per i prodotti del territorio ma anche, grazie alla sua esperienza musicale in giro per l’Europa, verso taluni prodotti come Bordeaux e Champagne. In ogni caso sempre il meglio dei diversi territori, anche limitrofi, per pranzi e cene che avevano un epicureo senso, solo se trascorse con pochi e selezionati amici.

Infine Paolo Rizzi docente di Economia ha ricordato il significato di branding territoriale che si connette ad un territorio, un evento, una personalità, in una società futura che punterà soprattutto sui parchi a tema, quello del cibo di qualità, quali potrebbe essere la Faggiola di Gariga, con il nostro territorio ricco di cultura, storia, tradizione e cucina, con Verdi testimonial straordinario, conosciuto in tutto il mondo.