Export da record per il Grana Padano, è il prodotto dop più consumato al mondo
Con oltre 4 milioni e 800 mila forme si conferma prodotto Dop più consumato del mondo. Numerosa la delegazione dei produttori e trasformatori piacentini all'assemblea del Consorzio. Tra le tipologie in maggiore crescita c'è il grattugiato, con un aumento dell’8,25%
«Il Grana Padano si conferma il prodotto Dop più consumato del mondo, con una produzione annua di oltre 4 milioni e 800 mila forme, e fa segnare nuovi primati nelle esportazioni che, nel periodo gennaio-ottobre 2016, sono aumentate del 7,55% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente» Lo ha detto Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano, intervenendo all’assemblea Generale del Consorzio che si è svolta a Sirmione alla presenza dei rappresentanti dei caseifici che fanno parte del Consorzio.
Un incontro, quello bresciano, che si è aperto con un momento di raccoglimento in ricordo delle vittime della strage di Berlino.
«Per quanto di nostra competenza - ha aggiunto il presidente del Consorzio - proseguiremo a porre in essere, con la consueta solerzia, servizi di controllo e vigilanza, per tutelare consumatori e mercato. Proseguiremo, inoltre, con le nostre attività di sensibilizzazione e promozione. Su questo capitolo l’Assemblea ha approvato un budget 2017 pari a circa 24 milioni di euro di cui 9,5 destinati alle attività sull’estero, che ormai rappresenta il 38%, e 14,5 per quelle sul territorio nazionale, che continua ad essere il mercato di maggior sbocco». Guardando poi ad altri dati emersi dall’assemblea, il direttore generale del Consorzio del Grana Padano, Stefano Berni, ha continuato evidenziando come "tra le tipologie in maggiore crescita ci sia il grattugiato, con un aumento dell’8,25%". «Un incremento - ha spiegato Berni - che dovrebbe far salire a 1.320.000 le forme grattugiate in tutto il 2016, circa 100mila in più rispetto allo scorso anno».
Berni, ha infine rivolto all’Assemblea una riflessione che riguarda l'intero comparto lattiero-caseario italiano: «Per il futuro la risposta ai problemi del settore non è, non può e non potrà essere, l’indiscriminato aumento delle produzioni finalizzato alla riduzione dei costi unitari. Il Piano Produttivo del Grana Padano è un esempio illuminato che da anni accompagna e insegna i percorsi della stabilità e della sostenibilità dei redditi. Il futuro non può prescindere da una regola ineluttabile che passa dalla consapevolezza che produzione e mercato non possono essere disgiunti, non lo possono essere in Italia e tanto meno in Europa. L’evoluzione e il futuro – ha concluso Berni - devono passare quindi non dalla riduzione dei costi attraverso l’aumento delle produzioni, bensì dalla riduzione dei costi mediante l’ottimizzazione della gestione delle stalle e dei caseifici».