Economia

La Gemma prende il posto de Il Germoglio2

Stesse proposte, identiche garanzie, ma un nome nuovo e locali rinnovati e ampliati nella sede di via Bubba

Il Germoglio2 saluta e diventa La Gemma. Stesse proposte, identiche garanzie, ma un nome nuovo e locali rinnovati e ampliati nella sede di via Bubba. Dopo l’inaugurazione pubblica del maggio scorso adesso si è concluso anche il passaggio formale: di fronte al notaio l’assemblea straordinaria ha definito la nuova denominazione. Così dopo oltre 24 anni Il Germoglio2 lascia spazio alla nuova realtà. «Recentemente - spiega il presidente Marco Tanzi - dopo aver acquistato gli spazi su cui si sviluppa la nostra struttura abbiamo anche ampliato il centro con un impegno finanziario non indifferente. Era il momento giusto per modificare la denominazione, un modo per differenziarci dalla cooperativa Il Germoglio con cui restiamo in stretto contatto ma che persegue obiettivi diversi dai nostri».

La Gemma gestisce il centro riabilitativo e semiresidenziale accreditato dal Comune di Piacenza, attualmente ha 25 posti autorizzati e all’interno sono impiegati quindici operatori: ci sono una coordinatrice e una responsabile amministrativa, mentre tutti gli altri dipendenti lavorano a stretto contatto con gli utenti, grazie anche alla collaborazione di un infermiere e un fisioterapista. Alla giornata che ha sancito il passaggio ufficiale dal Germoglio2 alla Gemma è intervenuto pure l’assessore comunale Stefano Cugini, che ha la delega ai Servizi sociali, alla salute e alle politiche della famiglia. Proprio all’esponente della giunta Dosi sono stati illustrati i progetti futuri. «Innanzitutto - sono le parole di Tanzi - implementeremo il servizio di trasporto, esigenza particolarmente sentita, grazie a un nuovo mezzo che abbiamo potuto acquistare con il contributo dei Valdesi. Ma per il 2017 stiamo pensando anche ad attrezzare un’area verde adiacente alla nostra struttura utilizzandola per dei laboratori. Attualmente effettuiamo semina e raccolta di erbe officinali, vogliamo sfruttare lo spazio residuo per nuove attività da proporre ai nostri ospiti». 


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