Verso il nuovo Dpcm, la Regione: «Si pensi alla maggior riapertura in zona gialla»
L’assessore Corsini: «Dove le condizioni epidemiologiche lo consentono, aperture serali nella ristorazione, lezioni nelle palestre e nelle piscine e aperti i luoghi della cultura»
Intensificare la lotta alla pandemia, soprattutto di fronte al diffondersi di varianti che rendono il contagio più veloce, ma allo stesso tempo pensare alla ripartenza delle attività ora penalizzate. «Dove è necessario - afferma l’assessore regionale al Turismo e Commercio, Andrea Corsini - servono misure ancor più stringenti per prevenire e combattere il virus, anche attraverso maggiori restrizioni e limitazioni in
L’assessore interviene nel momento in cui il Governo è alle prese con la definizione del nuovo Dpcm, con quello in vigore in scadenza il prossimo 5 marzo. «Potremmo rivedere i protocolli di sicurezza condivisi nei mesi scorsi e renderli più stringenti, proprio perché garantire condizioni di massima sicurezza resta la priorità, e prevedere aperture serali, non solo a mezzogiorno, nella ristorazione, lezioni e attività individuali in palestre e piscine, dove la frequenza potrebbe essere ancor più controllata. Allo stesso modo, devono poter ripartire teatri, cinema, musei e gli spazi culturali e dello spettacolo, sempre con regole rigide di ingresso e presenza. Queste attività e questi comparti hanno assoluto bisogno di nuovo ossigeno, di poter rimettersi in moto, attraverso una gestione della pandemia che tenga conto dell’evoluzione delle modalità di contagio e, nello stesso tempo, dell’esigenza che migliaia e migliaia di operatori economici hanno di potersi rimettere al lavoro, contando - chiude Corsini - sulla loro grande disponibilità a collaborare per adeguare gli spazi e formare il personale rispetto alle regole da seguire, come hanno già fatto in tutti questi mesi».