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Africa mission cooperazione e sviluppo, il 10 dicembre la presentazione del libro su Don Vittorione

Non è “la solita storia di Vittorione l'uomo col pancione…". Quella che il giornalista Gianni Spartà racconta nel suo libro "Don Vittorione l'Africano" (Pietro Macchione Editore) è una storia diversa: è quella di un uomo, Vittorio Pastori, che ha aiutato dissidenti ed ebrei a espatriare in Svizzera durante la seconda guerra mondiale. È quella di chi ha incontrato monsignor Enrico Manfredini e insieme a lui ha dato vita ad Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, il Movimento che da 50 anni opera in Uganda scavando pozzi e occupandosi della formazione dei giovani e dell'accoglienza dei rifugiati. Quella storia sarà raccontata a Piacenza sabato 10 dicembre alle 10.45 a Palazzo Rota Pisaroni: a intervenire sarà appunto Spartà, intervistato dalla giornalista de “Il Nuovo Giornale” Barbara Sartori. L’vento offrirà l’occasione di ricordare il fondatore di Africa Mission, ma anche di raccontare i numerosi progetti che vedono il Movimento impegnato da cinquant’anni.

Durante l’incontro, che sarà aperto dai saluti istituzionali del Comune e della Diocesi di Piacenza-Bobbio, interverranno il padre comboniano Marco Canovi, il presidente di Africa Mission don Maurizio Noberini e la collaboratrice storica del Movimento Cristiana Strozzi. Nei giorni scorsi una copia del volume era stata consegnata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente della Cei monsignor Matteo Maria Zuppi.

«È il vescovo di Piacenza Enrico Manfredini a convincere Vittorione a occuparsi dell’Africa: lui allora comincia a organizzare viaggi in Karamoja, chiedendo ai partecipanti di riempire le valigie di cibo. Le valigie in breve tempo diventano container e aerei cargo, Hercules C 130 dell’Aeronautica militare. È un fantastico ponte solidale che dopo 50 anni sta ancora in piedi – spiega Spartà – manca solo una cosa: che don Vittorione venga riconosciuto santo. Fa parte di quella schiera di profeti di oggi come Gino Strada, Giuseppe Ambrosoli, Alex Zanotelli. I santi vanno riconosciuti e quello che mi auguro è che si apra almeno un processo di beatificazione in Africa: per il suo popolo don Vittorione è già santo».


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