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Teatro Filodrammatici, “ANNIBALE memorie di un elefante”

Fondazione di Piacenza e Vigevano e Teatro Gioco Vita insieme per un originale progetto produttivo su Annibale: “ANNIBALE memorie di un elefante”. Lo spettacolo, che debutta in prima nazionale venerdì 23 novembre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici di Piacenza, vede progetto, drammaturgia e regia di Nicola Cavallari, protagonista in scena insieme a Giorgio Branca e Michele Cafaggi. Hanno collaborato all’allestimento Debora Migliavacca Bossi, aiuto regia e supervisione drammaturgica, e Francesco Brianzi, musiche originali.

La serata del debutto è a inviti, disponibili presso la Fondazione di Piacenza e Vigevano e Teatro Gioco Vita. Necessario confermare la presenza alla biglietteria di Teatro Gioco Vita, tel. 0523315578.

Annibale, il leggendario condottiero cartaginese. Annibale, il generale che ebbe l’intuizione di provare a minare la strapotenza dei romani combattendoli sul loro territorio. Annibale, colui che radunò uno sterminato esercito e partì dalla Spagna per valicare le Alpi e irrompere nella Pianura Padana. Annibale, quello degli elefanti. Sì perché... ci ricorderemmo di Annibale se non fosse per gli elefanti? Questi enormi animali, che terrorizzarono con la loro maestosità e imponenza le popolazioni italiche, la vera e propria arma segreta di Annibale, hanno contribuito certamente non poco a tenere alta la memoria del loro pur valente condottiero. Così avviene anche nello spettacolo che trae spunto dall’avvenimento storico della battaglia della Trebbia, in cui si fronteggiarono gli eserciti cartaginese e romano, guidati rispettivamente dal grande generale Annibale e da Publio Cornelio Scipione. L’epocale scontro si trasforma in un racconto divertente e originale che utilizza le tecniche della clownerie, della giocoleria, della commedia dell’arte e della visual comedy. La scena si apre all’interno di un circo contemporaneo, dove sono presenti il direttore, un inserviente e un solo spettatore, un professore pignolo. Siamo arrivati al gran numero finale, ma l’elefante si rifiuta di fare l’ingresso in pista. Il direttore del circo, giustifica l’animale per la sua veneranda età: insomma, più di duemila anni! Si tratta infatti di Surus, il poderoso elefante cavalcato da Annibale, unico sopravvissuto della spedizione tra i suoi simili. Proprio grazie al pachiderma sono rievocate le straordinarie imprese degli eserciti cartaginese e romano: tre interpreti in scena raccontano a modo loro la vicenda storica, giocando con ritmo e azione a impersonare più di dieci personaggi. Oltre ad Annibale vedremo il suo giovane fratello Magone, l’antagonista romano Scipione e il console Longo, richiamato nientemeno che dalla Sicilia, il prefetto Dasio, il gallo Magilo, i soldati romani. Con un finale spettacolare: il gigantesco elefante di Annibale farà la sua comparsa sulla scena. Protagonisti tre attori poliedrici che spaziano tra teatro, circo e varietà: clown e venditori di storie a vestire i panni di coloro che hanno vissuto la grande avventura di Annibale e dei suoi elefanti.

«L’idea che pare circolare oggi - scrive il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano nel programma di sala dello spettacolo - è che non ci sia un passato e che siccome il futuro deve ancora venire, si deve vivere solo nel presente e tutto il resto non esiste. Bellissimo, allora, il progetto di Teatro Gioco Vita di scalzare questa convinzione e di riaffermare l’importanza della storia, in particolare dirigendo la propria attenzione verso i più giovani, trasformando una materia ritenuta noiosa in un gioco, quasi in una favola. Insegnare la storia, almeno avvicinarsi ad essa, in modo allegro, vivace, non usuale. È una magnifica scommessa. Sono certo che sarà una scommessa che Teatro Gioco Vita sarà capace di vincere. Riportare Annibale tra noi, con i suoi elefanti, le sue vicende, i suoi successi e le sue sconfitte, calare la storia nell’attualità è un progetto ambizioso di per sé; farlo in modo scherzoso e intrigante sarà certamente la chiave vincente per aprire le porte dell’indifferenza verso coloro che hanno vissuto prima di noi, ma che inevitabilmente sono parte di noi. Grazie ancora, dunque, a Teatro Gioco Vita, nella certezza di un successo meritato e condiviso, nel solco dell’impegno culturale e costante diretto in particolare verso le generazioni più giovani, ma capace di interessare e colpire anche quelle più anziane. In fondo, a qualsiasi età è bello sorridere; pensare e sorridere insieme è ancora meglio».

Alla realizzazione dello spettacolo, adatto a tutto il pubblico, in particolare ai ragazzi dagli 8 ai 13 anni, hanno contribuito diverse figure artistiche e tecniche: l’elefante Surus è stato realizzato da Roberto Pagura - Molino Rosenkranz, i costumi sono di Sonia Marianni - Piccola Sartoria Teatrale, le luci di Alessandro Gelmini, l’attrezzeria di Gianfranco Gallo - Acqualta Teatro, la realizzazione della cartina topografica e dei copricapi di Maria Elena De Villaris - Piccola Sartoria Teatrale. E ancora, macchinista Davide Giacobbi, realizzazione scena Alessandro Boselli, voce registrata Alberto Gromi, registrazione, mixing e mastering Andrea Speroni, coro registrato Elena Brianzi.

Lo spettacolo si inserisce nel filone dei progetti creativi di Teatro Gioco Vita che vanno oltre il linguaggio delle ombre, con l’idea di aprire il centro teatrale piacentino a nuovi orizzonti produttivi nella scena per i ragazzi e i giovani come pure nella ricerca e nella danza.

Il debutto di “ANNIBALE memorie di un elefante” è stato preceduto da alcune anteprime per le scuole (da lunedì 19 a giovedì 22 novembre alle ore 10 sempre al Teatro Filodrammatici), nell’ambito della Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”, nel cui cartellone lo spettacolo sarà ripreso ad aprile.


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