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Domeniche a Palazzo Farnese, "I Colori della Memoria"

Domenica 24 gennaio presso la Cappella Ducale dei Musei Civici di Palazzo Farnese (Piazza Cittadella, 29) alle ore 17.30 è in programma il reading  "I COLORI DELLA MEMORIA" - Testimonianze e Poesie delle vittime e dei sopravvissuti all’olocausto.

Il reading sarà accompagnato da composizioni musicali della tradizione klezmer eseguite dal gruppo Muzikobando, con Valentina Soncini (voce e viola), Gian Andrea Guerra (violino) e altri interpreti d’eccellenza. L’evento, a cura del Centro culturale Italo-Tedesco di Piacenza in collaborazione con Cantiere Simone Weil, si inserisce all’interno della rassegna “Domeniche a palazzo Farnese”.

Ai brani musicali si alterneranno testimonianze e poesie delle vittime e dei sopravvissuti all’Olocausto, con letture a cura di Maurizio Cammi, Flavia Cataldo, Pino Ciurca, Guido Lavelli, Laura Montanari, Francesca Poggi, Sandra Ramelli, Rosy Selvagna e Silvana Trucchi.
A introdurre l’evento interverrà Milena Tibaldi, presidente del Centro Culturale Italo-Tedesco di Piacenza, associazione per la quale la Giornata della Memoria rappresenta, da anni, un’occasione di riflessione storica e culturale.

Ricordiamo proposte quali “La vita in un barattolo” del 2013, incentrato sulle figure di Alma Rosè e Irena Sendler e "Porrajmos, una storia dimenticata” del 2014 sullo sterminio razziale delle popolazioni rom e sinti, rappresentazioni rivolte a un pubblico numeroso ed eterogeneo che attraverso musiche, poesie e pagine di diario hanno dato voce ai “sommersi” del secolo scorso.

Quest’anno sarà la volta de “I colori della memoria”. Nei campi di concentramento e di sterminio i prigionieri erano obbligati ad indossare dei triangoli colorati sugli abiti come segno di riconoscimento, giallo gli ebrei, rosso i dissidenti politici, rosa gli omosessuali, marrone gli zingari, blu gli emigranti, verde i delinquenti comuni, viola i testimoni di Geova, nero i cosiddetti antisociali (vagabondi, malati di mente, alcolizzati, lesbiche, prostitute).
Lo spettacolo vuole ricordare tutti: uomini, donne e bambini che hanno subito tali ingiustizie, senza dimenticare nessuno.


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