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Lugagnano Val d'Arda, “Italian Swing Project"

Giovani, talentuosi e molto divertenti sono gli “Italian Swing Project”, i protagonisti del concerto che, è proprio il caso di dire, andrà in scena venerdì 8 luglio alle 21.30 in piazza IV Novembre a Lugagnano. Veri cultori della tradizione dello Swing e della tradizione italiana, questi musicisti hanno deciso di rinnovare i fasti del grande Swing italiano nel suo momento di massimo fulgore dal dopoguerra fino agli anni Settanta con uno spettacolo che, sotto l’attenta regia di Carlo Compare, riproporrà in maniera scanzonata e scatenata, i brani mai dimenticati dei più grandi artisti di quegli anni. Si potrà così ascoltare il meglio di Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Nicola Arigliano, Giorgio Gaber e molti altri

Piazza IV Novembre è aperta a tutti quelli che desiderano passare una serata amarcord spensierata e allegra che il gruppo propone con disinvoltura e vera bravura, l’ingresso infatti è gratuito, come sempre per i concerti di “Summertime in Jazz”. La rassegna si svolge grazie al prezioso sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, del Comune e la ProLoco di Lugagnano e si fregia del patrocinio della Provincia di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna.

In caso di maltempo, il concerto si terrà nel teatro di Lugagnano.

Chi dice che il Jazz è per una élite di appassionati che si trovano in locali bui e fumosi ad ascoltare musica astrusa, si è dimenticato che c’è stato un tempo in cui il Jazz in generale, ma soprattutto lo Swing, era musica popolare. Popolare nel vero senso della parola: musica mainstream che tutti conoscevano e cantavano istintivamente, quasi inconsapevolmente. Chi dice che il Jazz è roba da intellettuali chini su libri dai titoli impronunciabili, si sorprenderebbe nel realizzare quante delle canzoni impresse nella sua mente si possono definire “jazz song”. Forse perché i suoi genitori o i suoi nonni gliele cantavano continuamente, o forse perché certe cose, bisogna dirlo, sono immortali, ma il fatto è che la vita di ognuno di noi è, almeno in parte, scandita dallo Swing e intrisa di Jazz.

Questo è il senso di “Italian Swing Project”, un progetto tutto nuovo nato nel 2015 che vuole riportare la musica in mezzo alle persone, la musica che appartiene a tutti e che è swing, con buona pace di chi dice: “il Jazz non lo capisco!”. L’intento è quello di far rinascere in chi lo suona e in chi lo ascolta, la voglia matta di Jazz, la “swing-mania”.

Assistere a un concerto di “Italian Swing Project” è assistere allo spettacolo dello swing italiano. I più bei brani della tradizione jazz italiana che compongono una drammaturgia musicale che fa da scheletro per una messa in scena teatrale ricca di ironia e brillantezza. Il quartetto sa coinvolgere il pubblico in un crescendo ritmico di musiche e testi che spiazzano lo spettatore e offrono il massimo del divertimento attraverso il massimo della produzione swing dei più grandi artisti italiani dal dopoguerra agli anni ’70: Buscaglione, Modugno, Arigliano, Gaber e molti altri.

Carlo Compare, ormai da più di dieci vive attivamente il mondo del teatro sia come regista sia come formatore. Ha fondato e diretto diverse Compagnie teatrali e festival teatrali, sia in Italia sia in Francia. Nel 2006 diventa direttore artistico della Compagnia Teatrale “FavolaFolle”, con cui ha vinto diversi premi e riconoscimenti.

Gabriele Paina è attore e cantante. Dal 2009 entra a far parte della Compagnia Teatrale “FavolaFolle” di cui diventa poi presidente.

Davide “Dado” Secchi inizia a suonare all’età di 6 anni grazie ad un vecchio contrabbasso con sole due corde trovato in soffitta. Dopo il diploma in contrabbasso jazz e qualche anno in Rai come musicista in orchestra e consulente musicale, decide di trasferirsi per un lungo periodo in Jamaica dove ha lavora per il prestigioso “One Studio”, registrando oltre 200 album come bassista e contrabbassista e lavorando con grandi nomi della musica reggae, prima di tornare di nuovo in Italia.

Alessandro Abbatiello inizia a suonare per gioco, da piccolissimo, il pianoforte di suo padre; da subito scopre una smodata passione per il Jazz. Per anni si è dedicato anche allo studio del saxofono, ma il pianoforte rimane tutt’ora la sua grande passione.

Lorenzo Crespi dopo il diploma in batteria con Stefano Bagnoli, ha fatto diverse esperienze prima di approdare a “Italian Swing Project”, tra le quali suonare in marching band e blues band.

Tutte le info in tempo reale su www.summertimejazz.it oppure sui social, la pagina www.facebook/summertimeinjazz, il profilo Twitter www.twitter/pcjazzclub attraverso l’hashtag #SummertimeInJazz e, da quest’anno, anche su Instagram come Piacenza Jazz Club.

Due giorni dopo domenica 10 luglio alle ore 21.30 tappa a Bobbio dove sotto i chiostri di San Colombano il concerto del quartetto formato da Gianni Azzali, Gianni Satta, Silvio Piccioni e Alberto Venturini accompagnerà le immagini del film di Fausto Mazza dal titolo “Physis”, ispirato alla bellezza del Val Trebbia.


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